L’Ulss 5 Polesana si trova al centro di una crisi del personale sanitario: dal 2019 al 2024 sono state registrate ben 410 dimissioni tra infermieri e medici, fenomeno che riflette il trend della “big quit” nel settore pubblico. Mentre il personale in servizio mostra segni di rinnovamento grazie alle nuove assunzioni, la fuga dei professionisti resta un segnale allarmante per l’intera sanità regionale.
Il fenomeno delle dimissioni e riorganizzazione
I dati evidenziano che, in sei anni, circa il 40% dei medici attivi e il 14% degli infermieri hanno lasciato il servizio, motivati principalmente da stress, carichi di lavoro e mancanza di tempo per la vita privata. Nonostante l’Ulss 5 registri percentuali inferiori rispetto ad altre aziende ospedaliere della regione, le dimissioni sollevano interrogativi sul futuro del personale sanitario e sull’efficacia delle strategie di reclutamento.
In risposta a questa “fuga” dei professionisti, le autorità sanitarie stanno puntando su nuove politiche: contratti a tempo determinato, procedure di mobilità interna e collaborazioni con istituzioni formative sono al centro degli sforzi per rafforzare il mercato del lavoro sanitario. L’assessore regionale alla sanità ha sottolineato che, mentre il numero degli infermieri è aumentato grazie a oltre 6.800 nuove assunzioni, il calo dei medici richiede una strategia mirata per attrarre e fidelizzare talenti.
Le sfide del mercato del lavoro sanitario
La crisi del personale sanitario è una realtà condivisa a livello nazionale e internazionale, con un mercato in cui la competitività si misura anche in termini di contratti e condizioni di lavoro. Le indagini condotte da esperti del settore rivelano come fattori quali salari sotto la media europea, turnazioni estenuanti e una gestione poco flessibile dei contratti possano spingere i professionisti a cercare opportunità nel privato o in cooperative alternative.
L’Ulss 5, insieme ad altre realtà regionali, sta rivedendo i propri modelli organizzativi per garantire la continuità e la qualità dei servizi sanitari. Il ricorso a concorsi interni e la valorizzazione del personale attraverso percorsi formativi e progressioni di carriera sono misure ritenute essenziali per invertire il trend delle dimissioni e rafforzare l’offerta sanitaria.
La sfida per il sistema sanitario non è solo quella di compensare le dimissioni, ma di creare un ambiente di lavoro che valorizzi il contributo di infermieri e medici, migliorando le condizioni economiche e organizzative. Il tema è di grande attualità per chi cerca informazioni sul mercato del lavoro sanitario, ed è fondamentale per chi desidera restare aggiornato sulle dinamiche che influenzano il Servizio Sanitario Nazionale.
Redazione NurseTimes
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