“Il servizio è già in crisi e dobbiamo fare qualcosa per migliorarlo, per salvarlo. Qualcosa deve cambiare in questo Paese, perché tutto va male. La situazione sta peggiorando per tutti e il governo se ne frega. Forse è necessario che agiamo tutti insieme“.
Queste le parole di una infermiera inglese durante lo Sciopero di questi giorni in Inghilterra. Parole che possono benissimo essere usate anche in Italia e speriamo possano essere da monito a tutto il personale sanitario ormai al collasso, contro un governo che taglia ulteriormente la spesa sanitaria. Dobbiamo lottare per aumentare i nostri stipendi per recuperare l’aumento dell’inflazione che sta erodendo i nostri salari.
In questi giorni festeggiamo con le nostre famiglie ma il 2023 sia un anno di lotte per una Sanità pubblica riqualificata al servizio dei cittadini.
SENZA LOTTE NON C’È FUTURO….
Condivido le preziose parole di Maurizio Crozza che ha indirizzato a tutti gli operatori sanitari.
“Un pensiero va a tutti gli operatori sanitari che si fanno un mazzo a capanna tutti i giorni, che rischiano la vita per curarci. Supereroi, altro che Spiderman e Hulk. Io fossi la Marvel a Natale farei uscire ‘I fantastici Asl’ tratto da una storia vera, perché dopo 20 anni di tagli alla sanità, nel momento del bisogno i nostri eroi sono lì, senza orario, senza risparmiarsi, per salvare tutti noi. Tutti, anche quelli che non pagano le tasse.
È questo il bello della sanità pubblica, che cura tutti. Stai male? Sei povero? Sei ricco? Eccomi. Sei in regola con l’Irpef? Non sai cos’è un F24? Eccomi. La sanità pubblica non guarda il 730, guarda se hai 37,5. È quasi un paradosso, il nostro servizio sanitario è molto migliore di noi.”
Giuseppe Saragnese
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