La struttura, con sede a Chiari, continuerà a fornire numerose prestazioni anche dopo la fine dell’emergenza.
L’Asst Franciacorta ha avviato un ambulatorio infermieristico con sede a Chiari (Brescia) destinato a diventare un punto di riferimento nella lotta al coronavirus sul territorio.
«Possiamo affermare che, in Franciacorta, l’esperienza Covid della scorsa primavera non é stata vana – ha spiegato direttore sociosanitario, Giuseppe Solazzi –. Abbiamo ancora ben presente l’affannosa ricerca di chi si trovava a casa affetto da Covid o con sintomi similinfluenzali per ottenere un supporto informativo dal personale sanitario. Oppure le difficoltà nel trasportare in ospedale persone fragili, sospette Covid per eseguire lastre o ecografie che dessero un responso sicuro sulla malattia».
Il primo servizio fornito dalla nuova struttura è l’accoglienza. Dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, un operatore sanitario fornisce informazioni telefoniche in materia di Covid-19, orientando i cittadini anche in merito ai diversi servizi della rete sociosanitaria. A tal fine sono attivi il numero telefonico 030 7103050 e l’indirizzo mail [email protected]. Per chi prefefrisca presentarsi di persona l’ambulatorio è aperto dal lunedì al sabato (dalle 9 alle 18), previo appuntamento da richiedere agli stessi numero e mail.
Per il contrasto al Covid i referenti sono medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Il medico può chiedere all’ambulatorio che presso il domicilio del proprio assistito siano eseguite le seguenti prestazioni: radiografia toracica, ecografia polmonare (grazie ai medici Usca messi a disposizione da Ats), elettrocardiogramma. L’accesso a tali prestazioni è riservato alle persone più deboli: pazienti fragili con sintomatologia da Covid-19 che non possono essere trasportati, pazienti in isolamento, persone immunodepresse, persone affette da gravi patologie cognitive comportamentali.
Quanto alle Rsa, il medico delle stesse può chiedere all’ambulatorio le stesse prestazioni per gli ospiti della propria struttura che abbiano le caratteristiche di fragilità sopra illustrate. Anche gli ospiti delle comunità sociosanitarie, su richiesta del proprio medico di medicina generale, possono beneficiare delle suddette prestazioni.
Prestazioni che l’ambulatorio continuerà a fornire anche dopo la fine dell’emergenza Covid, grazie all’arrivo degli infermieri di famiglia promessi dal Governo e all’incremento dell’assistenza domiciliare. In stretto raccordo con medici di medicina generale e pediatri di loibera scelta la struttura si occuperà di assistere in loco o al proprio domicilio le persone che necessitano di assistenza infermieristica per medicazioni, terapie farmacologiche, con addestramento dei famigliari per quelle più delicate, lavaggio accessi venosi centrali, gestione cateteri vescicali, bendaggi compressivi, educazione sanitaria, ecc. A tal fine si è già dotata di una piattaforma telematica che consente sin d’ora a medici e infermieri di effettuare le attività di teleconsulto, televisita e triage telefonico, collegandosi e vedendo il paziente tramite computer, tablet o smartphone.
L’ambulatorio sta pure attivando una sperimentazione con i medici dell’ospedale, in primis i cardiologi, per offrire alle Rsa un supporto specialistico agli ospiti, senza necessità di trasportarli nelle strutture ospedaliere. Se arriveranno tutti i 42 infermieri di famiglia previsti, nel prossimo futuro, l’esperienza sarà replicata anche nelle strutture territoriali di Orzinuovi, Iseo e Palazzolo.
A margine l’ambulatorio gestisce anche i tamponi in auto (cosiddetto drive through) a Chiari e Iseo, con i seguenti orari: dalle 8:30 alle 17:30 dal lunedì al venerdì, e il sabato dalle 8 alle 14.
Altro servizio è rappresentato dalle degenze di sorveglianza. Si tratta di un reparto aperto a fine ottobre a Orzinuovi, dotato di 20 posti letto, nel quale sono ospitati pazienti dimessi dagli ospedali e che risultano asintomatici o affetti da lievi sintomi. Queste persone dovrebbero passare il periodo di isolamento a casa, ma non possono farlo per ragioni logistiche o sociali.
Sono accolti pazienti provenienti sia dalla porovincia di Brescia che dalle altre provincie lombarde maggiormente colpite dal virus, che restano in loco fino a quando diventano negativi. Sono assistiti h24 da un infermiere e da un operatore socio-sanitario e, durante il giorno, da due medici che si avvicendano. Oltre al monitoraggio clinico dei parametri previsti dal ministero della Salute, l’Asst garantisce pasti, biancheria e pulizia dei locali.
Redazione Nurse Times
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