“Gli infermieri hanno pagato un prezzo altissimo. In termini di contagi e di vittime ma siamo consapevoli della nostra professionalità e della nostra forza”. Fausto Sposato, presidente dell’Opi di Cosenza ha tracciato la rotta nel corso dell’assemblea annuale degli infermieri cosentini. Non prima di aver approvato il bilancio preventivo per l’anno in corso con il tesoriere Fabrizio Chiappetta, il segretario Adriana Imbrogno ed ovviamente il collegio dei revisori contabili.
Sebbene ancora non in presenza, l’Opi ha voluto comunque riunire gli iscritti per fare il punto della situazione attuale ed individuare i nuovi obiettivi. “Nessun passo indietro rispetto al passato”, ha sottolineato Sposato. E “tante le battaglie promosse”. Quali? Il riconoscimento del coordinamento regionale, quella fondamentale sul cambio divisa, il vincolo di esclusività e poi i servizi offerti agli infermieri. “Ci conoscono tutti perché, negli anni, abbiamo ritenuto indispensabile fare avvicinare la professione ed il nostro ruolo ai cittadini ed ai pazienti”, ha ribadito Sposato.
L’Ordine ha dunque i conti a posto e la volontà di imprimere una ulteriore accelerata verso una “migliore sanità”. Come? “Migliorando l’assistenza”, la ricetta proposta. “Non serve difendere solo i pazienti; occorre, al tempo stesso, investire sul personale e sui giovani e non si deve mai fermare il percorso verso le specializzazioni”; si è rimarcato.
Da qui l’annuncio del super eroe “Opì” con l’accento sulla “i”, che sarà presentato a breve: “un piccolo infermiere, a fumetti, che vuole insegnare ai bimbi come lavare le mani, i comportanti giusti da adottare e quel che occorre sapere: i vaccini, i Dpi e tutto il necessario. Un libricino che sarà distribuito ai genitori, ai bimbi di tre anni, nelle scuole, ai docenti”, si è detto.
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