Riceviamo e pubblichiamo un appello dei diretti interessati, rivolto anche al governatore calabrese Roberto Occhiuto.
Gli infermieri dell’Asp Catanzaro con contratti Co.co.co dal 30/11/2020, pur non essendoci i presupposti per questa tipologia di contratto, ora chiedono certezze. Gli stessi dichiarano di aver lavorato senza sosta durante tutto il periodo pandemico e ancora oggi, lavorando con tanta dedizione e sacrificio, si ritrovano con l’ennesimo rinnovo di contratto Co.co.co con scadenza al 30/10/2022, nonostante l’Azienda sanitaria lamenti una forte carenza di personale. Inoltre non solo hanno subito la riduzione dell’orario di lavoro da 35 a 18 e ora a 12 ore settimanali, ma per loro non è stata adottata nessuna procedura di stabilizzazione.
Siamo infermieri di cui nessuno si preoccupa e ignorati da molti. Siamo in servizio dal 30/11/2020 e, vista la scadenza dei contratti, si è deciso per un’ulteriore proroga di due mesi, con ulteriore diminuzione delle ore poiché ci è stato detto che non ci sono i soldi per poterci pagare. Siamo stanchi di vivere nell’incertezza. Ci sentiamo demoralizzati, inutili, e viviamo un malessere quotidiano fatto di paure. Questo malessere lo portiamo nelle nostre case, nelle nostre famiglie, che come noi vorrebbero vivere un clima più sereno.
Sono due anni che viviamo di attese e a ogni rinnovo speriamo che finalmente seguirà quello giusto, ma poi nulla, ci ritroviamo con l’ennesimo Co.co.co. Presidente Occhiuto, noi siamo stanchi. Le chiediamo di fare qualcosa affinché questa situazione possa essere risolta. Come disse Darwin, “Il lavoro nobilita l’uomo”. Noi, con la nostra precarietà, ci sentiamo solo abbattuti, con il pensiero di cambiare o trovare lavoro altrove.
Redazione Nurse Times
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