Attraverso un microinfusore, il nuovo presidio eroga insulina h24 ogni 5 minuti, basandosi sui valori di glucosio rilevati da un sensore.
Tra i primi in Italia, quattro giovani lucani di età compresa tra 8 e 17 anni e con diabete tipo 1 potranno usufruire, nei prossimi giorni, della tecnologia nota come pancreas artificiale, che rappresenta una vera rivoluzione nella terapia insulinica.
Il nuovo presidio, composto da un microinfusore di insulina e un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia, dispone di un algoritmo che permette di somministrare insulina in modo automatico, in rapporto ai valori di glucosio rilevati nel sangue. In altre parole, funziona come il pancreas di un soggetto non diabetico, tenendo sotto controllo la glicemia.
La tecnologia avanzata di questo sistema eroga insulina ogni 5 minuti, 24 ore su 24, sulla base dei valori di glucosio misurati dal sensore. Il sistema è inoltre capace di sospendere automaticamente l’erogazione dell’insulina quando il valore del glucosio segnalato dal sensore raggiunge (o si prevede che raggiunga) valori troppo bassi.
Insomma, il soggetto con diabete sarà quasi del tutto libero dalle numerose operazioni necessarie per tenere sotto controllo la glicemia e, soprattutto, non incorrerà in episodi di ipoglicemia, che rappresentano un ostacolo notevole al raggiungimento del buon controllo della malattia, oltre a costituire un pericolo per la salute del diabetico.
Grazie all’esperienza maturata nell’utilizzo delle tecnologie innovative per la terapia del diabete, l’UOSD di Diabetologia ed Endocrinologia dell’Asp Basilicata, diretta dal dottor Giuseppe Citro, sarà tra i primissimi centri ad applicare il nuovo presidio, disponibile da poche settimane in Italia. Confermerà così di essere all’avanguardia in questo setting assistenziale.
Redazione Nurse Times
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