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Asl multata per troppe ore di servizio agli infermieri

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È giusto che nella gestione di un reparto di emergenza i dipendenti si sottopongano a turni che superano persino le tredici ore massime consentite? No, secondo il procuratore Raffaele Guariniello che al termine dell’ispezione sui turni nell’Asl To5 ha “multato” l’azienda sanitaria proprio per averlo consentito.

E’ una sanzione di poche centinaia di euro ma che promette di gettare in grande crisi l’organizzazione che gli infermieri si erano dati scegliendo di accorpare il più possibile i turni di lavoro per poter poi godere di periodi di riposo più prolungati; alla luce dell’inchiesta della procura, l’Asl fa un passo indietro: “Siamo già tornati ai turni di otto ore spiega il direttore generale – in modo che non si verifichino più situazioni limite come quelle denunciate. Per l’azienda non cambia assolutamente nulla, erano gli infermieri che avevano chiesto una sperimentazione in tal senso”.

La procura di Torino ha disposto infatti che fossero esaminati i registri delle timbrature di circa 500 infermieri in servizio nei presìdi dell’azienda sanitaria con competenza sulle zone di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino scoprendo che in parte dei casi alcuni turni di servizio erano arrivati a protrarsi non solo fino alle 12 ore (quelle previste dall’accordo) ma ben oltre le 13, il tetto massimo consentito da ogni regolamento.

“È possibile che oltre a voler prolungare al massimo il turno normale di lavoro per poi avere un riposo più lungo – spiega il direttore generale dell’Asl, Maurizio Dore – qualcuno abbia dato la disponibilità anche a ricoprire il turno di reperibilità immediatamente dopo. So che la polizia giudiziaria ha messo in evidenza situazioni di questo genere, di infermieri in sevizio oltre la tredicesima ora. Ed è per questo che ci ha sanzionati. Questo ci obbliga a tornare all’organizzazione che avevamo in passato, mi dispiace per il personale che aveva scelto turni lunghi e riposi lunghi ma, con le risorse che abbiamo, non siamo in grado di soddisfare questa scelta senza, evidentemente, sforare oltre ogni limite consentito”.

Per accertare che ovunque venga salvaguardata la salute dei lavoratori e dei pazienti: una condizione di eccessiva stanchezza di medici e infermieri, alla fine di tante ore consecutive di lavoro, potrebbero in effetti essere causa di errori dovuti alla mancanza di lucidità e dall’eccessiva stanchezza.

Fonte: www.repubblica.it

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