I 131 oss che a fine settembre rischiano di restare a casa per la scadenza del contratto di assunzione firmato in piena pandemia rivolgono un appello alla premier.
I 131 operatori socio-sanitari (oss) dell’Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti che a fine settembre rischiano di perdere il posto, dopo essere stati assunti in piena pandemia, hanno messo insieme le loro firme per inviare una lettera alla premier Giorgia Meloni e, per conoscenza, al governatore abruzzese Marco Marsilio. La loro richiesta? Una proroga del contratto almeno fino al 31 dicembre.
“Mi rivolgo a Lei in qualità di cittadino italiano e, soprattutto, in qualità di rappresentante di un gruppo di 131 oss che si trovano attualmente in una situazione di incertezza e preoccupazione riguardo al loro futuro lavorativo – si legge nella lettera a firma del portavoce Angelo Ferente -. Attualmente lavoriamo presso la Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti. Il motivo della mia lettera è porre la Sua attenzione su questa delicata questione e chiedere una proroga per evitare che questi professionisti siano mandati a casa alla fine del mese di settembre 2023, senza alcuna possibilità di stabilizzazione”.
Continua Ferente: “La professione di oss è di fondamentale importanza per il nostro Paese, soprattutto alla luce degli eventi degli ultimi anni, che hanno posto una pressione significativa sul sistema sanitario italiano. Questi professionisti hanno svolto un ruolo cruciale nell’affrontare la pandemia di Covid-19, assunti proprio in piena pandemia, e continuano a garantire un’assistenza di alta qualità agli anziani, ai malati e a coloro che ne hanno bisogno”.
E ancora: “La nostra preoccupazione principale è che la mancanza di una proroga per questi 131 oss comporterebbe non solo una perdita di competenze preziose per il nostro sistema sanitario, ma anche una situazione di grande difficoltà per queste persone, molte delle quali per qualche mese non possiedono i requisiti per accedere alla stabilizzazione. La stabilizzazione di queste posizioni rappresenterebbe un segnale di riconoscimento e gratitudine per il loro lavoro instancabile”.
La lettera dei 131 oss precari si sconclude con la richiesta di prendere in considerazione “la possibilità di prorogare il contratto di lavoro di questi 131 oss almeno fino al 31 dicembre 2023”. Ciò darebbe loro il tempo “di continuare a svolgere il loro prezioso lavoro e, nel frattempo, potrebbe essere valutato un piano di stabilizzazione per coloro che ne avessero diritto”.
Redazione Nurse Times
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