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Ardea (Roma), scoperta Rsa abusiva: anziani ospitati in condizioni igieniche disastrose

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Ardea (Roma), scoperta Rsa abusiva: anziani ospitati in condizioni igieniche disastrose
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Una vera e propria casa degli orrori, quella chiusa dal Comune dopo i controlli di Nas e polizia.

Muffa, ragnatele, scarafaggi, intonaci caduti e mattonelle danneggiate. E ancora escrementi di topo, sacchi contenenti abiti sporchi e pannoloni. All’esterno, poi, c’era materiale di risulta accatastato, come copertoni di auto, carrelli della spesa, mobili, rifiuti ingombranti e bombole d’ossigeno.

Questa la raccapricciante scoperta di Nas e polizia, a seguito dei controlli effettuati su disposizione della Procura di Velletri in una Rsa abusiva di Ardea (Roma), registrata come associazione e “allestita” in una villetta del quartiere Nuova Florida. I primi accertamenti hanno permesso di riscontrare l’assoluta mancanza di autorizzazioni o licenze necessarie per l’apertura della struttura.

Insieme alle forze dell’ordine, il blitz ha visto impegnati gli ispettori della Asl Roma 6, che hanno constatato la presenza di 15 anziani ospiti, alloggiati in formula di co-housing. Soggiornavano in condizioni igieniche disastrose, pur essendo malati, in qualche caso sofferenti di demenza senile o, nella migliore delle ipotesi, bisognosi di assistenza continua.

Una persona versava in condizioni di salute talmente precarie da necessitare di ricovero urgente in ospedale. Per trasportarlo al pronto soccorso sono intervenuti i servizi sociali, oltre ai sanitari del 118. E in quell’ambiente viveva pure una ragazza di 16 anni, insieme alla madre, di origini straniere, appena guarita da una malattia infettiva.

La titolare, una donna di origini filippine da tempo residente in città, avrebbe “pubblicizzato” la prorpia attività tramite passaparola, puntando sul prezzo abbordabile del servizio offerto: un corrispettivo mensile di 400 euro. Come se non bastasse, avrebbe indotto alcuni degenti, approfittando del loro stato di infermità mentale, a firmare deleghe per il ritiro dei soldi della pensione. E’ stata denunciata a piede libero per violazioni in materia sanitaria ed edilizia, mentre la struttura è stata chiusa dal sindaco.

Redazione Nurse Times

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