Lettere di avviso per infermieri e oss degli Ospedali Riuniti non ancora in regola con l’obbligo vaccinale. E c’è chi “vacilla”.
Sei sanitari non vaccinati, tra infermieri e oss, degli Ospedali Riuniti di Ancona sono stati raggiunti da lettere di avviso di ferie forzate per due giorni. Si valuterà la sospensione, “salvo diversa comunicazione esplicita in merito alla loro riassegnazione nel rispetto dei criteri”, ma tra loro, come rende noto la direzione generale, ne figurano due che ci avrebbero ripensato, chiedendo di potersi vaccinare contro il coronavirus.
Intanto la commissione multidisciplinare ha fissato i criteri per la qualifica del “basso rischio nella diffusione del contagio” funzionale all’eventuale ricollocazione dei lavoratori. Al momento, però, non vi sarebbe disponibilità né di stanze singole per gli interessati né di prestazioni lavorative eseguibili all’esterno.
Il quadro generale dei provvedimenti assunti dalle quattro aziende operanti sul territorio (Asur, Ospedali Riuniti, Marche Nord e Inrca) dà conto di circa 40 sanitari che non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale. In tutto però la ricognizione Asur ha fatto emergere circa 1.200 sanitari no vax, compresi lavoratori marchigiani fuori regione. Intanto gli Ordini professionali provinciali tra Ancona e Pesaro hanno avviato 15 lettere di sospensione dall’Albo ad altrettanti medici non vaccinati.
Redazione Nurse Times
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