Soddisfatta l’assaciazione Welfare a Levante, che ha fortemente caldeggiato la decisione assunta dalla Giunta regionale.
Con l’approvazione di un’apposita delibera della Giunta regionale la Puglia ha deciso di consentire il rapporto di collaborazione tra Rsa, centri diurni e Asl per garantire il requisito organizzativo della figura di infermiere nelle strutture.
Una decisione fortemente caldeggiata dall’assaciazione Welfare a Levante, che permette di elevare ulteriormente i requisiti di protezione e assistenza delle strutture residenziali e diurne per anziani non autosufficienti e disabili. E di farlo a costo zero per i bilanci pubblici, poiché sono le strutture stesse a riconoscere la misura delle prestazioni, scomputandole dalle fatture mensili di assistenza.
“Esprimo soddisfazione per la continuità del dialogo con la Regione Puglia e l’impegno mantenuto dal governatore Michele Emiliano e dall’assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco, con il supporto dell’intera struttura tecnica dell’assessorato – ha commentato Antonio Perruggini, presidente di Welfare a Levante –. Le attività socio sanitarie delle Rsa e dei centri diurni sono fondamentali per la tenuta dell’intero sistema di assistenza e nutriamo fiducia affinchè la Puglia sia al passo di tutte le altre regioni italiane”.
Redazione Nurse Times
- ICAR 2025, da Padova prosegue l’impegno contro l’Hiv
- Studentessa di infermieristica si suicida a Reggio Emilia: indagata l’infermiera Tutor per abusi
- Lavorare troppo cambia la struttura del cervello: lo studio
- Maculopatia, al Miulli di Acquaviva (Bari) debutta l’innovativo microscopio 3D
- I turni di notte favoriscono l’invecchiamento precoce: lo studio
Lascia un commento