La vitamina B6, nota anche come piridossina, è una vitamina detta idrosolubile per la sua capacità di sciogliersi in acqua. Non può essere accumulata nell’organismo e, quindi, va introdotta giornalmente con il cibo
Con il termine di vitamina B6 si intendono in realtà tre diversi composti con le stesse proprietà:
- piridossina
- piridossale
- piridossamina
La vitamina B6 interviene nel processo di trasformazione (metabolismo) di proteine, carboidrati e grassi e contribuisce alla formazione dell’emoglobina, sostanza presente nei globuli rossi che ha la funzione di trasportare l’ossigeno a tutti i tessuti. La vitamina B6 è importante per il normale sviluppo del cervello, per stimolarne le funzioni e per mantenere sani l’intero sistema nervoso e il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario). È fondamentale per la sintesi della serotonina, molecola che insieme ad altri neurotrasmettitori contribuisce a regolare l’umore, il sonno, l’appetito, la memoria e le capacità di concentrazione.
Fonti alimentari di vitamina B6
Gli alimenti che la contengono includono:
- carne (manzo, pollo, maiale)
- pesce (tonno, salmone, crostacei)
- fegato
- cereali integrali, come farina d’avena, farina di frumento e riso integrale
- uova
- latte e formaggi
- patate
- cavolfiori
- fagiolini
- ceci
- lenticchie
- semi di soia
- frutta secca
Gli alimenti di origine animale contengono una forma di vitamina B6 più facilmente assimilabile dall’organismo. La cottura in acqua degli alimenti diminuisce il loro contenuto di vitamina B6 perché si disperde nel liquido di cottura. È preferibile quindi cuocere i cibi a vapore o riutilizzare l’acqua di cottura per la preparazione di brodi e sughi. Anche l’esposizione ai raggi solari o all’aria, la conservazione in scatola o a basse temperature ne diminuisce considerevolmente la quantità; consigliabile, quindi, il consumo di cibi freschi, preparati e mangiati al momento.
Fabbisogno giornaliero
La quantità giornaliera raccomandata di vitamina B6 varia con l’età. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) raccomanda, nelle diverse fasce di età, le seguenti quantità di vitamina B6:
- 6-12 mesi: 0,4 milligrammi (mg)
- 1-3 anni: 0,5 mg
- 4-6 anni: 0,6 mg
- 7-10 anni: 0,9 mg
- 11-14 anni: 1,2 mg
- 15-17 anni: 1,3 mg
- 18-59 anni: 1,3 mg
- 60 e oltre: maschi 1,7 mg; femmine 1,5 mg
- gravidanza: 1,9 mg
- allattamento: 2,0 mg
Integratori
Poiché la vitamina B6 è presente in molti alimenti, la sua carenza si verifica solo in caso di grave malnutrizione. Tuttavia, potrebbero aver bisogno di integrare la vitamina B6 assunta con il cibo le persone con:
- malattie renali
- sindromi da malassorbimento
- alcune malattie genetiche
- epilessia in cura con farmaci
La carenza di vitamina B6 è normalmente associata alla carenza di altre vitamine del gruppo B, come il folato (vitamina B9) e la vitamina B12.
L’assunzione di integratori di vitamina B6 può essere d’aiuto nelle:
- malattie cardiovascolari e ictus, è stato dimostrato che la vitamina B6, insieme al folato (vitamina B9) e alla vitamina B12, controlla i livelli di omocisteina nel sangue che, se al di fuori della norma, possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, non è stato ancora dimostrato che l’assunzione di questo mix di integratori riduca il rischio o la gravità delle malattie cardiovascolari e dell’ictus
- nausea mattutina, la vitamina B6 potrebbe ridurre la gravità della nausea mattutina durante la gravidanza
- anemia sideroblastica, la vitamina B6 è efficace nel trattamento di questo tipo genetico di anemia
- assunzione di cicloserina, medicinale utilizzato per la tubercolosi, per ridurne le reazioni avverse
Carenza di Vitamina B6
La carenza di vitamina B6 può causare:
- infiammazione cutanea (dermatite), ed eruzione cutanea rossa, grassa e squamosa
- dolore e arrossamento della lingua
- fessurazioni agli angoli della bocca
- intorpidimento e formicolio a mani e piedi (sensazione di spilli e aghi)
- confusione, irritabilità e depressione
- anemia
- convulsioni
La carenza di vitamina B6 in genere è dovuta a:
- malattie da malassorbimento, alterato assorbimento degli alimenti
- alcolismo
- farmaci, anticonvulsivanti (utilizzati per trattare l’epilessia), l’antibiotico isoniazide, l’idralazina (farmaco per il trattamento della pressione alta), i corticosteroidi e la penicillamina (utilizzata per trattare alcune malattie come l’artrite reumatoide e il morbo di Wilson).
Eccesso di Vitamina B6
Gli integratori di vitamina B6 presi in dosi appropriate (fino a 10 mg al giorno), come pure la quantità di vitamina B6 assorbita attraverso il cibo, non sono dannosi e non determinano la comparsa di disturbi (sintomi) da dosaggio eccessivo.
Non assumere più di 10 mg di vitamina B6 al giorno con integratori, a meno che non sia stato consigliato dal proprio medico.
L’assunzione di integratori contenenti dosi più elevate di vitamina B6 (circa 50 milligrammi al giorno) può causare:
- atassia, mancanza di controllo muscolare o coordinazione dei movimenti volontari
- lesioni cutanee dolorose e deturpanti
- fotosensibilità, sensibilità alla luce solare
- ipoestesia, ridotta sensibilità a stimoli esterni, tattili, termici o dolorosi
- neuropatia, danno ai nervi con dolore e intorpidimento a piedi e gambe (parestesia)
- bruciore di stomaco e nausea
Interazione con farmaci
Le possibili interazioni con i farmaci comprendono:
- altretamina, l’assunzione di vitamina B6 con questo farmaco chemioterapico potrebbe ridurne l’efficacia, specialmente se combinato con il cisplatino chemioterapico
- barbiturici, l’assunzione di vitamina B6 con un farmaco che agisce da depressore del sistema nervoso centrale (barbiturico) potrebbe ridurre la durata e l’intensità del farmaco
- anticonvulsivanti, l’assunzione di vitamina B6 con fosfenitoina o fenitoina potrebbe ridurre la durata e l’efficacia del farmaco
- levodopa, la vitamina B6 potrebbe ridurre l’efficacia di questo farmaco usato per il trattamento del morbo di Parkinson
È necessario confrontarsi con il proprio medico prima di assumere integratori di vitamina B6.
Redazione NurseTimes
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