“Gli infermieri dovrebbero prescrivere alcuni farmaci e presidi sanitari”
Questa è l’idea avanzata da Mario Melazzini, direttore dell’Aifa, ovvero l’Agenza italiana del farmaco.
Con il suo intervento all’interno del primo congresso della Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche, Melazzini ha parlato di un percorso “che possa garantire una risposta più funzionale ai pazienti. In molti Paesi questa possibilità già esiste“.
Perché tutto ciò diventi possibile però occorreranno delle sostanziali modifiche nelle leggi attualmente in vigore in Italia.
Occorre considerare anche la ferma opposizione di molti medici, spesso troppo gelosi delle proprie prerogative professionali.
Il direttore ha trattato anche l’annosa tematica riguardante i farmaci innovativi attualmente prescrivibili solo dai medici specialisti attraverso la redazione di apposito piano terapeutico e non dai medici di medicina generale per motivi di controllo della spesa, visti gli elevati costi.
Melazzini ha proseguito sostenendo che “tutte le professionalità devono lavorare insieme: medici, operatori sanitari e soprattutto farmacisti“.
L’infermiere potrebbe quindi ricoprire un ruolo fondamentale nella cosiddetta farmacia dei servizi sanitari e non solo nella prescrizione delle medicine:
“Chi meglio di questi professionisti può essere trait d’union tra le diverse professionalità sanitarie coinvolte nella prescrizione?”.
Doveroso il richiamo alle realtà esistenti da anni in diversi Paesi europei nei quali esistono forme di indicazione prescrittiva da parte degli infermieri.
Anche il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin ha espresso il proprio parere in merito all’ipotesi della prescrizione da parte degli infermieri.
“In questo momento non è nell’agenda. Penso ci saranno altri momenti e altri luoghi nei quali riflettere su questo. Sinceramente conosco le richieste che vengono da entrambe le parti e sono questioni delicate, che non si esauriscono in una frase“.
Simone Gussoni
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