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Agenas, è ancora stallo sulla nomina del commissario.

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Agenas, prosegue lo stallo sulla nomina del commissario.
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A due settimane dalla richiesta di parere sul nome di Domenico Mantoan le Regioni non si sono ancora espresse.

Lo scorso 9 aprile il Governo ha deciso di commissariare l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), proponendo alle Regioni la nomina a commissario di Domenico Mantoan (foto), 63 anni, medico di origine vicentina, direttore generale della Sanità della Regione Veneto e presidente Aifa.

Nel testo del Decreto Liquidità, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si spiega che per “le ragioni legate all’emergenza si prevede che, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, sia nominato un commissario straordinario”. Il commissario “assumerà i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione”. Inoltre, sarà scelto tra “esperti di riconosciuta competenza in diritto sanitario, organizzazione, programmazione, gestione e finanziamento del servizio sanitario, anche estranei alla pubblica amministrazione”. Il mandato, come stabilisce il decreto, “cessa con la conclusione dello stato di emergenza”.

Da allora sono passate due settimane, ma dalle Regioni non è ancora arrivato alcun parere in merito. Nessuna Conferenza Stato-Regioni convocata. Nessuna nuova riunione in calendario. Motivo dello stallo? Pare che la Campania (e probabilmente altre Regioni) abbia manifestato, attraverso una nota formale inviata agli altri governi regionali, il suo dissenso sul commissariamento perché “non ci hanno coinvolto nella decisione”.

Dopo la decisione del ministro Roberto Speranza di applicare a dicembre lo spoil systems, con la rimozione dell’ex dg Francesco Bevere, Agenas è di fatto bloccata, dato che lo stesso Bevere e molte Regioni a guida Centrodestra (Umbria, Sardegna, Molise, Abruzzo, Piemonte e Sicilia) avevano presentato ricorso al Tar. Ebbene, ieri il Tribunale amministrativo del Lazio ha bocciato con ordinanza tale ricorso, confermando la decisione del Giudice monocratico, che aveva respinto la richiesta di sospendere il provvedimento con cui l’ex dg era stato deposto.

In attesa della nuova nomina, per cui è stato aperto un bando, le funzioni di direttore generale sono svolte da Maria Cristina Giani. Ma anche questo bando è ostacolato da alcune Regioni a guida Centrodestra, che hanno bloccato la creazione di una commissione Governo-Regioni per la scelta del nuovo dg, non comunicando i nominativi.

Redazione Nurse Times

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