Adesso basta, Basta, BASTA! L’infermieristica è davvero arrivata a livelli ridicoli! Vi chiederete chi siamo e perché nasciamo?
Siamo un gruppo di giovani infermieri, ci conosciamo da 3 anni tramite Nurse Times e adesso abbiamo deciso di dare vita al movimento “Infermieri in Cambiamento” perchè noi come voi siamo stanchi e rammaricati nel vedere la nostra nobile professione continuamente umiliata e denigrata da tutti. Siamo davvero in tanti ad essere stufi nel vedere una professione sempre presente affianco della persona, che fa spesso la differenza nel frangente più delicato della sua vita, qual è la malattia, vivere di retaggi culturali difficili da sconfiggere. Difficili, si. Non impossibili. Non è una questione internazionale. Accade solo in Italia, solo qui la considerazione sociale e professionale di cui gode la professione infermieristica è sotto lo zero e non stiamo esagerando!
La prospettiva della professione infermieristica assunta nel suo complesso come categoria, come ruolo, come funzione, come identità, ma anche come salario, è davvero sconfortante, quasi ridicola. Se non si interviene in qualche modo, non potremo avere un futuro diverso dal passato e saremo destinati, nostro malgrado, a vivere un modello di professione che resta a dispetto di norme, di mutamenti, di possibilità, vecchio e contro tempo cioè anacronistico. Mentre il futuro ci richiede di essere pronti a rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini, ai nuovi assetti organizzativi del SSN, la professione infermieristica, con il suo pensiero, i suoi valori, la propria cultura, è ferma a 20 anni fa!
Vi rendete conto che stare fermi quando il mondo va avanti equivale ad andare indietro?!
Tutti sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità dell’impasse in cui è piombata questa professione. A partire da:
- ordini, che trattano in maniera autoreferenziale questioni troppo lontane dalle esigenze degli infermieri anziché discutere di COME applicare il profilo professionale nella pratica clinica di tutti i giorni!
- sindacati, che dovrebbero difenderci da chi ci usa come tuttofare, invece, restano immobili quando va bene e collusi coi poteri forti quando va male;
- dirigenti che se ne stanno comodi sulle poltrone, non scendono in prima linea fianco a fianco coi professionisti nello sviluppo di modelli organizzativi in grado di valorizzare l’infermiere nella prassi come da profilo, anzi ci sfruttano e ci spremono fino all’ultima goccia!
- formatori che continuano a sfornare studenti sfruttati come forza lavoro nelle aziende, già pronti ad essere i tuttofare della sanità, pronti a coprire qualsiasi carenza! Alle soglie del 2020 nelle università si insegna ancora, udite, udite…IL RIFACIMENTO LETTI! Ma si può continuare così??
Attenzione però! Le responsabilità sono sì all’esterno di noi ma sono anche e soprattutto da ricercare in all’interno di noi stessi!
Se desideriamo un cambiamento serve volerlo prima di tutto in ciascuno di noi poiché i primi avversari siamo proprio noi stessi: disillusi, disuniti, abituati a subire, a delegare, ad aspettare passivamente il 27, a spegnere il cervello e a ragionare con il “si è sempre fatto così”, incapaci di interessarci alla politica della nostra professione.
Menomale che negli ultimi anni, grazie agli stimoli culturali provenienti da varie parti come questo giornale o associazioni come AADI, questa categoria piano piano si sta svegliando.
“Infermieri in cambiamento” nasce innanzitutto per UNIRE i tanti infermieri impegnati, DA SOLI, a difendere la propria dignità professionale e per trasformare il diffuso malcontento in un programma politico/culturale di cambiamento, da attuarsi una volta arrivati governo della professione. Siamo dunque un movimento di cultura e azione per rappresentare su un piano politico professionale le istanze di cambiamento che tutti voi chiedete da anni sia sui social, sia nelle corsie e/o nelle cucine dei reparti!
Cari colleghi, questo sistema ha tutto l’interesse a farci sguazzare nell’ignoranza perché ci vuole tutti con la testa bassa, pronti a sacrificare il nostro ruolo, la nostra professionalità e i nostri diritti.
Noi vogliamo provare a cambiare questo sistema ma è un’impresa molto difficile. Di sicuro per farcela serve UNIRCI in un’unica voce, la voce di una categoria finalmente unita, compatta che vuole liberarsi dalle catene di una vecchia cultura per far spazio ad una nuova!
Allora cosa c’è da fare? Innanzitutto seguici, supportaci e fai sapere a tutti i tuoi colleghi che da oggi nasce una speranza per il futuro degli infermieri italiani! Insieme portiamo avanti a tutti i livelli una nuova cultura per l’ infermieristica e poi facciamo sentire la forza di questa nuova cultura al sistema salute!
SOLO DIMOSTRANDO DI ESSERE DIVERSI DA QUELLI CHE ERAVAMO, POTREMO RIVENDICARE UN AUMENTO DELLO STIPENDIO!
RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE E PRENDIAMO IN MANO LE SORTI DELLA NOSTRA MARTORIATA PROFESSIONE.
ABBIAMO IL DOVERE DI PROVARCI E DI CREDERCI…TUTTI!
Infermieri in cambiamento
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