Il capo del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, chiede se ci siano elementi riguardanti la “eventuale responsabilità anche del titolare dell’autorizzazione”.
E’ una lettera dai toni durissimi, quella che il Dipartimento Salute della Regione Puglia, ha inviato alle Asl Foggia e Bat, oltre che alla Procura di Foggia, a seguito dei maltrattamenti ai danni di pazienti psichiatrici della struttura sanitaria Opera Don Uva di Foggia, che ha una sede anche a Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat). Anche perché nessuno ha comunicato ufficialmente alla Regione che il 24 gennaio i carabinieri di Foggia hanno arrestato 15 dipendenti, imponendo il divieto di ingresso ad altri 15 accusati di violenze.
Nella lettera, firmata dal capo del Dipartimento, Vito Montanaro, si chiede se ci siano elementi riguardanti la “eventuale responsabilità anche del titolare dell’autorizzazione”. Chiaro il significato della richiesta, comunque esplicitato nel testo: se dovesse emergere che all’interno della struttura c’era meno personale rispetto a quanto previsto dai regolamenti, si arriverebbe “alla revoca (immediata) dell’autorizzazione all’esercizio, con conseguente chiusura della struttura“.
Sempre a seguito degli abusi commessi dal personale sanitario, la Regione aveva disposto l’invio degli ispettori delle Asl per verificare la gestione dei malati psichiatrici, come ricordato dallo stesso Montanaro: “I fatti emersi dall’inchiesta della Procura di Foggia, che ha portato tra l’altro alla sospensione di 30 dipendenti, di cui 15 arresti e 15 agli arresti domiciliari, potrebbero costituire una violazione del rapporto contrattuale. È per questo che la Regione inviò una nota alle Asl di Foggia e Bat, nel cui territorio sorgono le strutture private del Don Uva, nella quale si richiedeva l’avvio di verifiche, da parte dei Dipartimenti di prevenzione, sull’attività degli ex istituti ortofrenici. A fine 2021 il Don Uva Universo Salute ha chiesto la trasformazione dei 180 posti letto di Foggia (da ex Op a ortofrenico) ai fini della rivalutazione economica. Richiesta che comporta una nuova verifica di accreditamento”.
Redazione Nurse Times
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