Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del coordinatore/infermiere Daniele Leone.
È dal mese di febbraio che noi operatori della sanità privata convenzionata, delle strutture sociosanitarie ex art. 26 e delle RSA, RA, CSSA, lottiamo contro il Covid-19, ma pare che nessuno si sia accorto di
noi. Infatti il nostro contratto è scaduto da oltre otto anni e la Regione Abruzzo non ha riconosciuto nessun premio Covid a noi operatori sanitari del privato.
Eppure anche noi ci contagiamo. Anche noi ci prendiamo cura degli anziani, delle persone fragili e delle persone con patologie croniche e con pluripatologie. Infatti, nelle ultime settimane, si contano diversi contagiati in questo settore (sanità privata convenzionata e sociosanitaria): un focolaio nella Marsica, in una struttura sociosanitaria dove si sono contagiati di dieci pazienti e quattro infermieri che sono stati isolati; un focolaio in una RSA dell’Aquila, dove si registrano 70 contagi tra operatori e pazienti; un altro focolaio in provincia di Chieti, dove oltre 40 persone, tra anziani e operatori sanitari, sono risultati positivi al Covid-19.
Come si può ben comprendere, anche noi operatori della sanità privata convenzionata e sociosanitaria ex art. 26, facciamo sacrifici, non abbassiamo la guardia, rinunciamo alle ferie per rientrare in servizio, svolgiamo i doppi turni all’occorrenza. Ma nell’accordo tra una parte delle rappresentanze sindacali dell’area del comparto e la direzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti sui criteri di ripartizione delle risorse assegnate, nulla è stato erogato a noi infermieri, oss, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, medici, educatori, logopedisti, fisioterapisti, ausiliari e operatori sanitari!
Come coordinatore regionale della sanità privata convenzionate e sociosanitarie, mi rivolgo all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo e al governatore Marsilio per chiedere il giusto riconoscimento per tutto il personale sanitario delle strutture private convenzionate, delle RSA e delle strutture sociosanitarie ex art. 26. Chiedo che il bonus Covid che Il Governo aveva destinato attraverso risorse alle Regioni, a titolo di indennità agli “eroi” della sanità che hanno combattuto e combattono tutti i giorni contro l’emergenza venga riconosciuto anche a noi, che ogni giorno difendiamo gli anziani, le persone fragili e con pluripatologie, ricoverate presso le strutture sanitarie private convenzionate, sociosanitarie ex art. 26 e RSA.
Non essere stati considerati accresce il nostro malessere. Mi auguro che il nostro sacrificio e il nostro impegno non siano vani, e che presto possiamo ricevere anche noi quel giusto compenso (bonus Covid), così come già accaduto in diverse Regioni, che sono riuscite a trovare tra le pieghe dei loro bilanci le giuste risorse per ripagare moralmente l’impegno profuso nei mesi bui del lockdown e in questa seconda ondata emergenziale da tutti gli operatori sanitari del settore pubblico e anche privato convenzionato, sociosanitario, di RSA, RA, CSSA.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento