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Coronavirus, Nursing Up: “Ci hanno chiamato eroi, ma continuano a ignorarci”. Sciopero in vista

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Coronavirus, Nursing Up: "Ci hanno chiamato eroi, ma continuano a ignorarci". Sciopero in vista
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Il presidente De Palma sbotta contro la mancanza di risposte del Governo alle richieste degli infermieri. E annuncia: “Il 2 novembre, nostro malgrado, incroceremo le braccia per 24 ore”.

“Nel periodo dell’emergenza ci hanno chiamati eroi, ma continuano, in modo irresponsabile, a ignorare le nostre giuste rivendicazioni”. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up.

“Ci sono voluti mesi – prosegue – per ottenere  un incontro ufficiale con il ministro della Salute, affrontare il nodo indennità professionale e discutere degli altri aspetti, a cominciare dai rischi per chi lavora nei reparti Covid. Ci hanno chiamati il 12 ottobre, dopo settimane di anticamera, ma ad oggi nessuna risposta concreta alle nostre richieste. Stiamo peraltro aspettando di conoscere la posizione del Comitato di settore che rappresenta le Regioni. Lo scorso 15 ottobre, a margine della manifestazione che abbiamo tenuto al Circo Massimo, a Roma, avevamo incontrato il presidente Davide Caparini. Ma anche in questo caso, silenzio assoluto”.

E ancora: “Da giorni proponiamo, attraverso i media, una soluzione immediatamente praticabile per accelerare mappatura e tracciamento. La nostra proposta è semplice: test rapidi nelle farmacie italiane, con il supporto retribuito degli infermieri pubblici non impegnati nei servizi ospedalieri e dei liberi professionisti italiani. Questo consentirebbe di dare ossigeno ai competenti servizi Asl, che ci risultano in empasse in ogni regione, alleggerendo anche il carico di lavoro agli ospedalieri. Ma dal ministro Roberto Speranza, anche in questo caso, nessuna risposta. E’ come se non esistessimo. Eppure siamo sempre in prima linea. Assieme ai medici viviamo giorno per giorno l’emergenza. Noi rappresentiamo il front office della sanità, ma anche coloro che stanno più a contatto con i pazienti e con i loro familiari. La nostra voce è importante quanto quella di illustri esperti, che però non hanno mai messo piede in una corsia di ospedale”.

Quindi l’annuncio: “Il 2 novembre, nostro malgrado, incroceremo le braccia per 24 ore. Ci saranno disagi inevitabili, e ce ne scusiamo con gli utenti, ma sinora il Governo non ha fatto nulla per evitare che si arrivasse a questo gesto estremo. Lo sciopero è l’unico modo per far sentire la nostra voce”.

Redazione Nurse Times

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