Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un infermiere che segnala gravi irregolarità nelle procedure di selezione del personale infermieristico dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta (vedi bando).
Pubblichiamo il testo in forma integrale, omettendo la firma dell’interessato.
Gentile redazione, sono un infermiere campano che come tanti, esercita in un’azienda ospedaliera del nord Italia.
Con tanto entusiasmo leggo sul sito dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta un bando di mobilità nazionale per la copertura di 35 posti per CPS infermiere, un’opportunità per me e per tanti colleghi di poter tornare finalmente nella propria regione d’appartenenza.
E’ recentissima l’approvazione alla camera del decretone del governo per colmare l’emorragia di personale a seguito di “Quota 100“. Promossi nella notte di venerdì anche i due emendamenti del Governo sul Servizio sanitario nazionale. Più in particolare, passano l’esame delle commissioni il 14-bis.100 ed il 14-ter.100, di quest’ultimo viene approvata solo la lettera A mentre SALTA invece, con lo stralcio della lettera B, la possibilità di effettuare le procedure concorsuali e le conseguenti assunzioni, senza lo svolgimento della procedura di mobilità tra amministrazioni, in modo da ridurre i tempi di accesso alla Pubblica Amministrazione nel triennio 2019-2021.
In poche parole, l’attuale governo, dà un via libera alle mobilità.
Ma al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta le sorprese sono dietro l’angolo, forse il direttore generale ha deciso di fare “opposizione” all’attuale governo ed andare in contrasto con le leggi dello stato?
I punti che proprio vanno in contrasto con le attuali normative sono non pochi.
Anzitutto, la legge 114 del 2014 all’articolo 4 punto 1 stabilisce: Le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere.
Mentre il bando in questione ha scadenza di 15 giorni.
Ma cosa inaccetabile è ciò che si legge al punto 7, ovvero: dichiarare, e in caso di nomina comunicare, entro 10 giorni dalla data di notifica della nomina stessa, l’accettazione a prendere servizio entro e non oltre i successivi 30 giorni, e produrre contestualmente assenso incondizionato al trasferimento, da parte dell’azienda di appartenenza che dovrà pervenire, inderogabilmente, a questa AORN, entro il predetto termine. In caso di mancato rilascio si decade dal trasferimento.
Come si può chiedere ad un’azienda di rilasciare un proprio dipendente con una tempistica così assurda?
A chiedercelo siamo in tanti. Noi infermieri campani che lavoriamo fuori regione non riusciamo a comprendere i motivi di tale atteggiamento da parte di un direttore generale.
Chiediamo a gran voce una rettifica del bando e siamo pronti a dimostrare in tutte le sedi le nostre ragione.
Siamo pronti ad una mobilitazione.
Seguiremo con attenzione la vicenda denunciata da questo infermiere, sperando di ottenere una risposta dall’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera in questione.
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