Nursind Toscana ha inviato una lettera al governatore Eugenio Giani, all’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini, al presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e al presidente della Terza Commissione, Enrico Sostegni, per rimarcare come gli infermieri siano sempre più rari, demotivati e sottopagati. Quella del sindacato è una richiesta chiara e urgente di interventi strutturali per fermare un’emorragia che rischia di portare il sistema sanitario toscano al collasso.
Nel 2022 l’Italia contava appena 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, contro una media Ocse di 9,8. Nel solo triennio 2020-2022 ben 16.192 infermieri hanno lasciato il Servizio sanitario nazionale. A peggiorare il quadro, le oltre 42mila cancellazioni dall’albo professionale negli ultimi quattro anni – con un picco di 10.230 solo nel 2024. Una fuga alimentata da carichi di lavoro insostenibili, scarse prospettive di carriera e stipendi ben al di sotto della media europea: nel 2022 la retribuzione annua lorda degli infermieri italiani era inferiore di 9.463 euro rispetto alla media Ocse.
“Per fermare questa emorragia – spiega Giampaolo Giannoni, segretario di Nursind Toscana – l’unica strada è valorizzare la professione sul piano economico e della carriera, affiancando a questi interventi un riconoscimento del lavoro come usurante. E invece gli ultimi interventi normativi della Regione non vanno in questa direzione. Anzi, si stabiliscono tariffe per le prestazioni aggiuntive inferiori rispetto alla quasi totalità delle altre Regioni e si utilizzano i fondi del comparto anche per altri operatori, creando disparità evidenti”.
Giannoni sottolinea anche la necessità di aprire un tavolo permanente di confronto con la Regione Toscana: “Serve un dialogo costante e costruttivo su questi temi, che sono troppo importanti per essere affrontati in modo frammentario. Gli infermieri vanno valorizzati a tutti i livelli, altrimenti il sistema non reggerà ancora a lungo.” Nursind chiede quindi interventi normativi urgenti, risorse dedicate e un piano di riconoscimento del lavoro infermieristico che restituisca dignità, equità e attrattività alla professione.
Redazione Nurse Times
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