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Francavilla Fontana (Brindisi), medico colpito con una spranga nel parcheggio dell’ospedale. Omceo: “Servono maggiori tulete”

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Stava per entrare in auto dopo aver portato a termine il turno pomeridiano in Pronto soccorso all’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana (Brindisi), quando è stato colpito alle spalle con una spranga di ferro, riportando ferite alla nuca e al collo, giudicate guaribili in 30 giorni. Vittima della brutale aggressione, avvenuta lunedì 2 giugno nel parcheggio della struttura, il dottor Roberto Quarta, 43 anni, rimasto privo di sensi fino all’arrivo dei soccorsi.

Ignote, al momento, l’identità dell’aggressore e le motivazioni del folle gesto. I carabinieri indagano per fare luce sulla vicenda, ascoltando testimoni e visionando fotogrammi di telecamere installate in zona.

La rabbia di Omceo Brindisi

“È allarmante, medici lasciati da soli mentre gli aggressori alzano il tiro. La solidarietà non basta più”. Così l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Brindisi esprime vicinanza al collega aggredito.

“Quanto accaduto al collega di Francavilla Fontana è a dir poco spaventoso – commenta il presidente Arturo Oliva –. Le parole non bastano a descrivere il rammarico e la mortificazione dinnanzi a episodi simili, che sembrano oramai essere all’ordine del giorno. La solidarietà non basta più, abbiamo bisogno di maggiore tutela e strumenti che garantiscano la sicurezza di chi lavora quotidianamente con abnegazione e impegno per alleviare non solo la salute fisica dei pazienti”.

L’Ordine sente il dovere, ancora una volta, di chiedere alle autorità preposte di provvedere con sollecitudine a incrementare le iniziative per salvaguardare l’incolumità fisica e anche mediatica degli operatori sanitari, oltre alla semplice tranquillità e alla serena agibilità sul posto di lavoro.

“Quest’Ordine – conclude Oliva – si è già costituito parte civile a favore dei sanitari, e anche in questo caso, se le autorità procederanno nei confronti dei colpevoli di questa aggressione, provvederà a sostenere giudizialmente il medico coinvolto”.

Redazione Nurse Times

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