La medicina moderna è una fusione complessa di scienza, tecnologia e umanità, e pochi sono in grado di incarnare quest’armonia meglio del professor Giovanni Di Salvo, che si distingue non solo per le sue competenze tecniche, ma anche per il profondo impegno umano che mette in ogni aspetto della sua pratica.
In questa intervista esclusiva il professor Di Salvo ci offre uno spunto su come la cardiologia pediatrica si stia evolvendo, su come le nuove tecnologie stiano migliorando la qualità della vita dei pazienti e su come l’aspetto umano rimanga centrale nel processo di cura.
Un approccio umano alla cardiologia pediatrica
“Ogni caso che tratto è un’opportunità di imparare, ma anche di insegnare la forza della speranza”, afferma il professor Di Salvo. Lavorare con bambini e genitori di fronte a diagnosi complesse richiede non solo competenze mediche, ma anche un’immensa capacità empatica. Di Salvo sottolinea l’importanza di un approccio centrato sul paziente, dove la comunicazione e la comprensione reciproca sono la base per prendere decisioni cruciali. Spiega, infatti, che in situazioni difficili è fondamentale che il medico non solo trasmetta informazioni tecniche, ma che guardi negli occhi i genitori, cogliendo e rispettando le loro emozioni e aspettative.
Le nuove tecnologie: un futuro di speranza
La cardiologia pediatrica ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Grazie alle innovazioni nelle tecniche di imaging i medici sono oggi in grado di visualizzare il cuore di un bambino in 3D, creando modelli tridimensionali che permettono una comprensione più profonda delle anomalie e delle condizioni patologiche. Questo tipo di tecnologia sta facendo una differenza tangibile, migliorando la capacità di diagnosi e la gestione del trattamento, in particolare quando si tratta di interventi chirurgici.
“Queste tecnologie non solo migliorano la gestione medica, ma rendono anche il rapporto con i genitori molto più diretto e chiaro – afferma Di Salvo -. Essere in grado di mostrare una stampa tridimensionale del cuore del proprio figlio consente ai genitori di comprendere visivamente il problema, riducendo la distanza tra il linguaggio tecnico e l’esperienza umana”.
La ricerca e il ruolo delle associazioni
Non solo medico esperto, Di Salvo è anche un leader nel panorama della ricerca scientifica. È presidente della Società Italiana di Ecocardiografia e Cardiovascular Imaging (SIECVI) e della Commissione Europea per la Cardiologia Pediatrica, ruoli che gli consentono di portare l’attenzione sulle cardiopatie congenite, una condizione spesso trascurata, e di promuovere una maggiore collaborazione internazionale per avanzare la ricerca e migliorare i trattamenti disponibili. Inoltre ha ricoperto posizioni di rilievo in altre organizzazioni, tra cui la task force europea (EACVI) sul cardiopatico congenito adulto.
“La ricerca è la chiave per il progresso – sottolinea -. Fino a pochi anni fa molte delle cardiopatie congenite erano considerate intrattabili, ma oggi, grazie all’innovazione, il 90-95% di questi bambini può avere una vita normale, per merito di trattamenti chirurgici e tecniche diagnostiche avanzate”.
Il ruolo nell’educazione e nella formazione
Oltre alla sua attività clinica, Di Salvo è anche un apprezzato accademico. Attualmente è professore ordinario all’Università di Padova, nel Dipartimento di Salute della donna e del bambino, nonché Adjunct Full Professor all’Al Faisal University di Riyadh, Arabia Saudita. Inoltre ricopre il ruolo di Honorary Senior Lecturer all’Imperial College di Londra. Grazie a questi ruoli è impegnato nella formazione delle future generazioni di medici e specialisti, portando la sua esperienza e competenza in ambito internazionale.
Un messaggio di speranza per i genitori
Infine il professor Di Salvo lascia un messaggio di speranza per i genitori che affrontano una diagnosi cardiologica per il proprio bambino: “È difficile ricevere una diagnosi di cardiopatia congenita, ma voglio che sappiate che esiste un percorso di cura e che nella stragrande maggioranza dei casi questi bambini possono crescere e vivere una vita sana e normale. Non siete soli in questo percorso: è fondamentale che vi affidiate a un team di professionisti qualificati, che non solo affronta la patologia, ma supporta anche le vostre emozioni e i vostri bisogni”.
Conclusione
In un mondo dove la medicina sembra a volte distante e impersonale il professor Di Salvo dimostra che l’umanità e la tecnologia non devono essere opposte, ma possono coesistere per offrire ai pazienti e alle loro famiglie un supporto concreto e compassionevole. La cardiologia pediatrica non è solo una questione di cuori e diagnosi, ma anche di relazioni umane, empatia e speranza. Nel suo lavoro quotidiano Di Salvo ci insegna che la vera medicina è quella che guarda oltre i numeri, verso il cuore di ogni paziente.
Matteo Lucio Maiolo
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