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Lombardia, Bertolaso: “I gettonisti sono la vergogna della sanità pubblica”

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Opi lombardi a Bertolaso: "Etico reclutare infermieri da Paesi con sistema sanitario in difficoltà?"
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“I gettonisti sono la vergogna della sanità pubblica. Sono quelli che in dieci giorni si fanno 15mila euro e poi per altri 20 giorni se ne vanno in vacanza alle Maldive, mentre altri continuano a farsi il mazzo per stipendi ridicoli”. Così Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, intervenendo dal palco degli Stati Generali della Sanità della Lega, a Milano.

“Solo una Regione ha deciso di non avere più niente a che fare con i gettonisti”, ha tenuto a precisare Bertolaso, riferendosi proprio alla Lombardia, che ha sospeso l’assunzione dei medici assoldati dalle cooperative (dietro lauto compenso: fino a 120 euro all’ora) per sopperire alle carenze di organico negli ospoedali, promettendo di alzare gli stipendi ai medici “regolari”.

Bertolaso ha commentato poi l’accordo finalizzato a valorizzare il patrimonio immobiliare e rilanciare i servizi socio assistenziali e sanitari del Pat: “La firma del primo rogito tra il Pio Albergo Trivulzio e Invimit (società di gestione del risparmio del ministero dell’Economia e delle Finanze, ndr) rappresenta un passo importantissimo verso la stabilizzazione economica del Pio Albergo Trivulzio, che permetterà all’ente di sviluppare al meglio le sue funzioni primarie di cura e assistenza, e contribuirà a ripianare il debito accumulato, che nel 2022 era arrivato a 140 milioni”.

Sempre Bertolaso: “Il Pio Albergo Trivulzio deve essere messo in grado di portare avanti le attività sanitarie e socio-assistenziali che lo contraddistinguono, al servizio dei più fragili e di tutta la città di Milano e non solo. Quello che stiamo facendo va proprio in questa direzione. Non dimentichiamoci che, al di là della residenzialità, la struttura svolge una funzione fondamentale nel campo della riabilitazione e delle cure sub-acute, anche a sostegno delle strutture ospedaliere, in un’ottica di riduzione del fenomeno del boarding”.

A tal proposito va ricordato che il progetto di riqualificazione dell’ente ha visto l’ampliamento dell’assetto accreditato delle “cure intermedie” per complessivi 185 posti letto dedicati alla riabilitazione specialistica e di 333 posti letto dedicati alla riabilitazione generale e geriatrica. Sono stati rimodulati anche i posti letto accreditati di Rsa (425 posti letto, di cui 125 in nucleo Alzheimer), ed è stato riaperto l’ambulatorio di riabilitazione semiresidenziale all’utenza esterna (chiuso dal 2020).

A breve termine il Day Hospital riabilitativo passerà da tre a 26 posti di specialistica (attualmente 23 posti sono di generale geriatrica e tre di specialistica), e sono in corso di definizione l’ampliamento di operatività delle cure domiciliari e la riattivazione della convenzione con la Scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università degli Studi di Milano.

Redazione Nurse Times

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