Home Regionali Lombardia Carenza di personale e turni massacranti in Asst Lecco: 140 anni di ferie arretrate
LombardiaNT NewsRegionali

Carenza di personale e turni massacranti in Asst Lecco: 140 anni di ferie arretrate

Condividi
Condividi

Oltre 200 dimissioni in Asst Lecco negli ultimi mesi. La Rsu denuncia anche “carenze strutturali”. Proclamato lo stato di agitazione.

Quasi 140 anni di vacanze arretrate, più altri 158mila ore di straordinari. Se i 2.500 dipendenti non medici della sanità pubblica lecchese, tra infermieri, oss, ostetriche, tecnici, riabilitatori e impiegati, reclamassero in blocco i 48mila giorni di ferie arretrate che spettano loro di diritto o di recuperare tutti gli straordinari che hanno garantito (rinunciando ai riposi previsti da contratto), ospedali, poliambulatori e servizi territoriali chiuderebbero e nessuno più assisterebbe i pazienti.

Sono troppo pochi, ne mancano probabilmente almeno 300 e in molti continuano ad andarsene altrove, perché stanchi di affrontare turni massacranti. Non ne possono più, e la situazione prosegue da anni. Per questo i rappresentanti sindacali delle diverse organizzazioni e sigle e i delegati della Rsu hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto al prefetto di Lecco di convocare a rapporto i dirigenti dell’Asst Lecco per un incontro urgente.

Senza un’intesa, potrebbe scattare lo sciopero. I sindacalisti in un documento denunciano la “mancata definizione e attivazione di smaltimento ferie arretrate maturate”, la “mancata applicazione di una matrice turni trimestrale” per dare modo di organizzarsi meglio sul medio periodo, “carenze strutturali”, un “eccessivo utilizzo dello strumento della mobilità d’urgenza” nonché un “eccessivo utilizzo del personale interinale”, ovvero di professionisti esterni.

“È vero, la carenza di personale sanitario è un problema nazionale – spiega Ercole Castelnovo, veterano della Rsu -. Nella nostra Asst, tuttavia, non sono nemmeno capaci di non far scappare le persone che ci sono”. Negli ultimi nove mesi si stima che si siano dimessi in 200. Il prefetto ha già convocato una riunione per la cosiddetta procedura di raffreddamento dello stato di agitazione di conciliazione. Il tavolo è previsto per mercoledì.

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Giorno

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
CittadinoFarmacologiaNT News

Arriva il collirio che cancella la presbiopia: approvato dalla FDA

Approvato dalla FDA il 31 luglio 2025, VIZZ (aceclidina 1,44%) migliora la...

Garattini (Istituto Mario Negri): "L'Italia è il Paese europeo che utilizza più antibiotici. Da noi manca la medicina territoriale"
Infermiere e rischio InfettivoNT NewsSpecializzazioni

Creati due nuovi antibiotici progettati dall’IA per battere i super-batteri

L’intelligenza artificiale del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha creato NG1 e...

NT NewsRegionaliSardegna

Docenze a titolo gratuito nei corsi di infermieristica: esplode il caso Sassari

La Facoltà di Medicina dell’Università di Sassari pubblica un bando per incarichi...