Chi avrebbe mai pensato che l’Epatite C potesse essere sconfitta? Eppure oggi è diventata realtà. Per debellare definitivamente l’epatite C bisognerebbe sottoporsi ad una cura a base di farmaci altamente costosi con un prezzo che si aggira intorno ai 30 mila euro, non rimborsabili al 100% in Italia, dove ad essere colpiti sono circa 800 mila persone con 300 mila bisognevoli di un trattamento immediato. Di recente è stato dimostrato che è possibile utilizzare anche un altro farmaco molto economico, (circa 50 centesimi) trattasi di un semplice antistaminico: la clorciclizina.
In uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine emerge infatti che la clorciclizina è in grado di ostacolare il virus e impedirgli di colonizzare le cellule del fegato. Gli studiosi del National Institutes of Health negli Stati Uniti d’America hanno dimostrato che la clorciclizina riesce ad impedire al virus di colonizzare le cellule del fegato nei primi stadi della malattia, evitando dunque di provocare danni irreversibili. Grazie a questa nuova scoperta sarà possibile da oggi in poi utilizzare questo antistaminico per curare l’Epatite C. La possibile sperimentazione del farmaco potrebbe portare alla disponibilità di una nuova cura, dai costi e dalla tossicità molto inferiori rispetto ai normali antivirali in uso oggi.
L’antistaminico clorciclizina è stato sperimentato sui topi nei quali erano state inoculate cellule epatiche umane, dimostrando di poter bloccare il processo infettivo con esiti paragonabili a quelli degli antivirali oggi in uso. Ora serviranno nuovi test sugli esseri umani per confermare l’efficacia del prodotto in caso di epatite C. L’aspetto positivo è che la fase riguardante l’accertamento della sicurezza del farmaco potrà essere bypassata dal momento che è già in uso per le allergie.
Una scoperta davvero sensazionale, e vista la reperibilità del farmaco salverebbe tantissime persone dalla morte certa.
Per consultare l’abstract della ricerca “Repurposing of the antihistamine chlorcyclizine and related compounds for treatment of hepatitis C virus infection” pubblicato il giorno 8 aprile 2015 sulla rivista scientifica Scienze Translation Medicine potete cliccare QUI.
Giuseppe Papagni
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