Ringraziamo la dott.ssa Sironi Cecilia, presidente nazionale della CNAI (Consociazione Nazionale delle Associazioni infermieri/e) per averci concesso questa intervista.
Grazie a voi per l’opportunità!
La CNAI è un organismo indipendente e non governativo sorto nel 1946 ed è membro dell’International Council of Nurses (ICN) e rappresenta gli infermieri italiani nel mondo, come è strutturata sul territorio? Come ci si può associare?
Rispondo a tutte le domande che ritieni di pormi, ma tengo innanzi tutto a informare che sono aperte le iscrizioni al Convegno internazionale organizzato come NURSES FOR EXPO il 10 e 11 settembre prossimi e che fra poco aumenterà la quota di iscrizione. Viste le difficoltà ad avere giornate per aggiornamento e ferie…. vorrei subito sollecitare i colleghi ad iscriversi perché sarà un evento davvero epocale. Ci saranno relatori e moderatori di rilevanza internazionale (stiamo cercando di inserire informazioni sui relatori nel sito dedicato: www.nurses4expo.info) dal WHO, dall’ICN, dal Ministero della salute, dalla Federazione dei Collegi IPASVI e dalla regione Lombardia. Il 10 settembre pomeriggio sarà molto “politico”. Ma tornerò magari dopo sulle due giornate di settembre.
Per rispondere alla prima domanda posta su CNAI…. sì CNAI è presente sul territorio nazionale in modo molto libero ed elastico. Come si diffonde? Tramite iniziative di infermieri che, ove presenti, si associano alle Associazioni regionali, provinciali e Nuclei (che possono rappresentare una città o area territoriale o anche una Regione) già esistenti. È proprio la presenza di associati più o meno numerosi, motivati e attivi, unita alla concreta possibilità di operare sul territorio in cui lavorano, che ha portato negli anni ad aprire nuovi Nuclei, a chiuderne altri, ad avere Associazioni regionali che includono più Nuclei anche molto numerosi oppure piccoli Nuclei, costituiti da una decina di infermieri.
Per la personale esperienza fatta in questi anni ritengo che sia la qualità delle idee e le risorse personali di ciascuno a fare la differenza, specie in alcune aree territoriali. Molto spesso conoscere un associato CNAI motivato porta ad associare altri colleghi e, proprio questo “contagio positivo”, allarga la conoscenza di CNAI nei luoghi di lavoro. Lavorare in CNAI e per CNAI per me ha sempre coinciso con lavorare per gli infermieri italiani e, potendo contare solo sulle risorse derivate dalle quote di iscrizione di infermieri (50 euro annui da ormai 15 anni…se mi ricordo bene…) il cui numero fluttua ogni anno, è davvero oneroso perché chiede di usare risorse personali e, soprattutto, di investire tanto tempo.
Ovviamente è possibile associarsi anche direttamente dal sito mediante pagamento con Paypal o carta di credito oppure utilizzando il conto corrente postale o quello bancario. È importante inviare alla segreteria i propri dati completi per ricevere regolarmente con la Newsletter le informazioni degli eventi formativi organizzati sul territorio nazionale (siamo provider ECM nazionale) e la rivista Professioni infermieristiche, per ora ancora in formato cartaceo.
Per informazioni più precise suggerisco di consultare il sito www.cnai.info che, alla voce “CNAI sul territorio”, riporta i riferimenti dei Presidenti regionali e dei Delegati dei Nuclei attivi nel nostro Paese.
Lo scorso 6 giugno si è concluso il consueto appuntamento del “Nursing Azzurro”, colloqui tra infermieri nel fantastico scenario del Salento in Puglia, un evento formativo che ha richiamato infermieri associati e non solo da ogni parte d’Italia, coniugando formazione e splendidi paesaggi naturali offerti dalla terra salentina.
Nella prima giornata si è tenuto il XX Congresso Nazionale CNAI che ha visto la sua riconferma nella carica di Presidente nazionale e il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, con una mozione conclusiva ambiziosa.
Sì, i colleghi pugliesi trovano sempre luoghi splendidi per questa iniziativa. Pare che la formula “funzioni” benissimo solo in Puglia e, in effetti, pur desiderando far coincidere le ferie con questa opportunità formativa, pochi sono gli infermieri delle Regioni del Nord Italia che riescono a staccarsi in questo periodo dell’anno e approfittare di questa opportunità.
Il Congresso ha visto un iniziale ricambio dei membri del Consiglio, ricambio che si auspica proseguirà nei prossimi anni. Certo, la Mozione è ambiziosa, come sempre quando si delineano ampie coordinate per il lavoro di un quadriennio, ma l’inserimento di nuovi colleghi con più energie e tempo sono certa consentirà di proseguire questo importante processo innovativo. Come discusso in altre occasioni, compreso un incontro con la Presidente dell’ICN Judith Shamian avvenuto il 23 novembre 2013 a Milano, l’essere la prima associazione italiana “generalista”, che lottò per ottenere la nascita dei Collegi IPASVI, ha avuto aspetti molto positivi (vedi i nostri nessi “esclusivi” con le organizzazioni internazionali) e aspetti limitativi che chiamai a suo tempo “il peso della storia”.
Quali sono i progetti in cantiere?
Oltre a quanto già detto, che ritengo un obiettivo trasversale che va oltre il numero di componenti “ufficiali” dell’attuale Consiglio, di introdurre e responsabilizzare il maggior numero possibile di nuovi associati interessati e motivati a proseguire questa gloriosa storia, ritengo i seguenti gli obiettivi prioritari.
Innanzitutto diffondere la conoscenza e l’utilizzo dell’ICNP® (linguaggio elaborato dall’ICN per descrivere la pratica infermieristica) anche nel nostro Paese. Non posso descrivere in poche parole il lavoro di anni, guidato dalla prof.ssa Sansoni, ma invito a leggere quanto pubblicato sul primo numero della nostra rivista del 2015.
Un secondo obiettivo riguarda l’urgenza di rinnovare la rivista Professioni infermieristiche che, grazie all’enorme investimento di tempo ed energie del Direttore uscente (sempre la prof.ssa Sansoni), ha contribuito allo sviluppo culturale delle scienze infermieristiche in Italia, diffondendo anche notizie su CNAI e i suoi nessi con gli organismi internazionali ove rappresenta l’Italia. Nonostante ciò, la Rivista mi pare, come del resto lo è CNAI, troppo poco conosciuta, anche perché gli articoli sono facilmente accessibili solo in formato cartaceo. Il nuovo Direttore con il team che si sta costituendo hanno un grosso lavoro da fare, che spero si renderà evidente dal 2016.
Un altro obiettivo che ho cercato di perseguire dal precedente mandato è mettere maggiormente a disposizione degli infermieri italiani le risorse e la grande ricchezza che proviene dalle nostre relazioni internazionali. Sento in modo molto forte questa urgenza e spero di proseguire la collaborazione con la Federazione nazionale dei Collegi IPASVI, iniziata nei due precedenti mandati CNAI, poiché abbiamo un ruolo complementare a quello svolto dall’Ente giuridico che ci rappresenta tutti.
Un ultimo “sogno” è quello di agire un po’, come dire…da catalizzatore dell’unità tra le numerose associazioni infermieristiche italiane che si occupano di ambiti specialistici o specifici e che hanno degli scopi comuni, non ultimo il perseguire dei fini culturali. Abbiamo fatto uno storico incontro a Roma approfittando del Congresso della Federazione nazionale lo scorso 6 marzo. È sempre faticoso trovarsi e tenerci in contatto, ma sono speranzosa che chi non era presente possa inserirsi in questo dialogo aperto per creare una struttura un po’ più “solida” del GPAIN (Gruppo permanente delle Associazioni italiane nazionali, nato nel 2002, https://cnai.info/index.php/gpain-menu-principale-143) che, pur ha avuto un ruolo importante per cercare linee comuni di lavoro, non pare più adeguato nell’attuale congiuntura professionale, sociale ed economica. Almeno, non nella stessa forma.
“Gli infermieri Italiani contribuiscono a nutrire il pianeta” e “Nutrirsi con gusto e salute”, sono gli slogan che vedranno la CNAI protagonisti all’Expo di Milano i giorni 10 e 11 settembre 2015, quali obiettivi?
Ci lavoriamo da tre anni, e tutto nasce dal desiderio di approfittare del “palcoscenico” offerto da EXPO Milano 2015 per parlare del ruolo centrale degli infermieri a favore della salute e del benessere delle persone e delle popolazioni. Il Convegno internazionale, che si terrà all’Auditorium del Museo nazionale della scienza e tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano il 10 (dal primo pomeriggio) e l’11 settembre 2015 (tutta la giornata), è il risultato di uno sforzo comune da parte delle Associazioni del GPAIN e dei collegi IPASVI della regione Lombardia, sotto l’egida di ExpoVillage, con il coinvolgimento della Federazione nazionale e il sostegno del palinsesto EXPO WOMEN GLOBAL FORUM (EWGF, www.ewgf.eu), al quale ha aderito NURSES FOR EXPO.
Difficile sintetizzare in poche parole il lavoro sotteso a questa iniziativa, ma anche l’organizzazione dei numerosi eventi svolti con il comune logo NURSES FOR EXPO in diversi luoghi a partire dall’aprile 2014 a Roma (evento a cura del Centro di eccellenza per la cultura e la ricerca infermieristica)….. I lettori saranno ormai stanchi di leggere….Rimando al sito dove stiamo cercando di inserire i dati degli eventi che ci arrivano e per gli obiettivi… è possibile scaricare il programma integrale e iscriversi tramite il link con Avenuemedia, che segue la parte di segreteria organizzativa.
Un mondo senza infermieri, è il titolo di un video suggestivo, realizzato da Ausmed mette in evidenza i rischi e le ricadute sulla salute dei cittadini in un mondo che vede ridursi il numero degli infermieri; in Italia secondo lei c’è un numero sufficiente di infermieri nel sistema nazionale da garantire l’assistenza alla popolazione?
Veramente il video era stato scoperto da me e tradotto appositamente per il nostro Convegno nazionale tenuto a Roma dal 25 al 27 ottobre 2012. Il tema era Senza infermieri non c’è futuro, e concludeva la nostra campagna informativa con tanto di raccolta firme per farci sentire a livello politico. L’ultima mattina, dopo l’intervento della prof.ssa Stephanie Ferguson (Consulente ICN ed esperta di politica sanitaria e leadership) e una relazione di due nostri associati pugliesi sulla presenza in diversi Paesi del mondo di infermieri in politica e ai tavoli dove si prendono le decisioni, si era svolta una tavola rotonda. Oserei dire che fu “profetica”, in quanto intervenne anche Annalisa Silvestro che fu poi eletta Senatore.
Tornando quindi alla tua ultima domanda… direi che il problema c’è, le ricadute in termini di salute dei cittadini anche, ma senza incidere di più in modo capillare in tutti gli strati della società – partendo dalla nostra stessa professione e dagli altri operatori sanitari, dai cittadini, alle associazioni di volontariato e al terzo settore, dagli amministratori ai politici, dai media e via dicendo – per informare su chi siamo e cosa facciamo, sulle potenzialità che abbiamo e creare quindi una mentalità, non cambierà nulla. Il ruolo che avete voi infermieri che gestite mezzi di comunicazione è fondamentale per cambiare le opinioni e diffondere cultura. Da quando lessi il primo libro di Suzanne Gordon e la invitai in Italia (nel 2009, e il materiale è reperibile ancora sul nostro sito CNAI), da quando tradussi alcuni suoi articoli e il suo famoso poster Sono solo un infermiere, continuo a tenere presenti i suoi insegnamenti. Il suo From silence to voice è un testo che si dovrebbe studiare nei corsi di laurea magistrale. Se non impariamo a rapportarci con i media la gente non saprà mai perché siamo indispensabili per garantire la loro salute e benessere!
Se posso concludere così…spero che in tanti decidano di offrire un po’ delle loro energie e del loro tempo, specie fra i giovani, per CNAI e per le associazioni libere che abbiamo in Italia. C’è bisogno di tutti, serve perseguire intenti comuni. Se uniamo le energie potremo fare cose grandi!
Grazie dott.ssa Cecilia Sironi per la sua disponibilità, tutto lo staff di Nursetimes la ringrazia per il suo contributo.
Giuseppe Papagni
CONVEGNO INTERNAZIONALE
Milano, 10 e 11 settembre 2015
Obiettivi
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Conoscere il programma dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) per favorire l’ottimale utilizzo del personale sanitario per migliorare la salute e prevenire le malattie non trasmissibili.
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Riflettere sull’importanza di formare una leadership infermieristica qualificata per incidere sulla salute e il benessere delle persone, delle comunità e delle nazioni.
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Utilizzare le risorse messe a disposizione dal Consiglio internazionale degli infermieri (ICN) e dalla Federazione nazionale dei Collegi IPASVI per i professionisti e i cittadini, per favorire l’adesione a stili di vita alimentari sani.
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Conoscere il lavoro nazionale e internazionale dell’Associazione infermieri dell’Ontario (RNAO) nella prevenzione primaria e, in particolare, i risultati dell’impiego delle linee guida sull’obesità infantile.
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Scambiare esperienze di good clinical practice nell’ambito dell’alimentazione di persone di diverse età e contesti.
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Creare sinergie e “fare rete” per condividere conoscenze ed esperienze a favore della salute e del benessere delle persone.
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Riflettere sulle necessità più globali e profonde che nutrono l’uomo e l’umanità per contribuire a lasciare un’eredità positiva alle future generazioni.
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