La “prescrizione infermieristica” in Spagna esiste, checchè se ne dica in Italia
Apprendere da alcuni organi di stampa italiani che, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale spagnola del Regio Decreto 954/2015, che disciplina l’attività prescrittiva per gli Infermieri, i medesimi non possano più utilizzare nemmeno le pomate è ciò che in gergo giornalistico si potrebbe definire una clamorosa bufala!
Il Regio Decreto spagnolo sulla prescrizione infermieristica indubbiamente non ha elencato nel dettaglio i farmaci ma, con la sua entrata in vigore, gli Infermieri spagnoli certificati e abilitati possono prescrivere autonomamente tutti i farmaci non soggetti a prescrizione medica, cosa che in Italia è ancora oggi rimane una utopia.
Il principale problema sollevato dal Consiglio generale del Collegi degli Infermieri spagnoli e dal Sindacato SATSE, come si apprende anche dal sito istituzionale, è quello relativo agli ordini “scritti” dei medici, che devono essere prodotti per ciascun paziente per i farmaci soggetti a prescrizione medica; entrambe le istituzioni rappresentative degli Infermieri spagnoli hanno messo in evidenza che con l’entrata in vigore del Regio Decreto sulla prescrizione infermieristica, di fatto, gli ordini “verbali” non sono più leciti e che questa situazione potrebbe costituire un danno sia per il paziente che per i professionisti, preso atto che non è più possibile agire in deroga.
Per tali motivi si è prospettata l’urgenza di dover ricorrere alla Corte Suprema al fine di risolvere le difficoltà attuative della normativa nazionale che, in assenza di una integrazione o modifica per quanto attiene ai farmaci prescrivibili solo dal personale medico, risulterebbe in netto contrasto con la consolidata regolamentazione locale in tema di prescrizione infermieristica.
In Andalusia, una tra le prime Comunità autonome della Spagna a legiferare la prescrizione infermieristica, che già nel 2009 ha elencato più di un centinaio di farmaci che possono essere prescritti autonomamente dagli Infermieri abilitati, il Consigliere per la Salute Aquilino Alonso sta verificando, tramite i suoi servizi giuridici, i punti del Regio Decreto che metterebbero in discussione il quadro normativo andaluso che ha ampliato le competenze infermieristiche in ambito prescrittivo.
Stessa situazione a Navarra, come riportato oggi da Consalud.es, dove il Dipartimento per la Salute ha immediatamente ribadito che in assenza di protocolli e linee guida che consentano agli Infermieri prescrittori di portare avanti la loro attività in completa autonomia, il Regio Decreto risulterebbe inapplicabile.
All’Andalusia ed a Navarra si è unita la Consigliera per la Salute Patricia Gòmez delle Isole Baleari, che ha criticato il Ministero della Salute per “aver creato un problema dove non c’era” e per questo motivo si unirà alle azioni legali delle restanti Comunità ed associazioni di categoria.
E mentre in Spagna, grazie all’unione di intenti delle Istituzioni rappresentative e delle organizzazioni sindacali, gli Infermieri continuano a distinguersi nella lotta per l’ampliamento delle proprie competenze specialistiche, in Italia, purtroppo, l’infermieristica sèguita a rimanere il fanalino di coda dell’Europa, dove l’ormai celebre dichiarazione “Noi prescrittori di farmaci come in GB? No grazie” di Gennaro Rocco chissà per quanto tempo la sentiremo riecheggiare, mentre a non poter prescrivere nemmeno le “pomate” alla fine rimarranno solo gli Infermieri italiani!
Giuseppe Papagni
Fonti:
www.consejogeneralenfermeria.org
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