Il sistema sanitario nazionale, nell’ultimo decennio sta affrontando diversi cambiamenti di tipo normativo ed organizzativo, con l’implementazione di nuove e stringenti regole dettate dai continui richiami di carattere economico finanziario e tutto questo si ripercuote su un diritto fondamentale dell’uomo come la “salute”. Nell’organizzazione sanitaria un ruolo di primaria importanza nella gestione dell’assistenza infermieristica è rivestita dal coordinatore.
Il coordinatore infermieristico è un professionista che dopo aver frequentato un master universitario di primo livello in Management e coordinamento della professione infermieristica, come previsto nella Legge 43/2006, unico master riconosciuto anche contrattualmente.
Il coordinatore infermieristico può svolgere il suo lavoro sia in strutture pubbliche che private. Riveste un ruolo tra “l’incudine e il martello” dove da un lato deve attenersi e adattarsi alle nuove normative (vedi ad esempio la direttiva europea sull’orario di lavoro recepita dall’Italia) e dall’altro deve rispondere ai lavoratori e a tutte le loro legittime pretese.
Una delle qualità fondamentali per rivestire questo ruolo è la pazienza, insieme alla costanza nel perseguire gli obiettivi aziendali senza però tralasciare l’aspetto umano e sociale, il comun denominatore di ogni professionista della salute. L’aggiornamento continuo e la profonda conoscenza dei processi organizzativi, della scienza infermieristica e delle dinamiche di gruppo sono le basi per poter guidare tutti i processi decisionali superando ogni criticità che si presenta.
Un buon coordinatore deve essere allo stesso tempo amico e autorevole quando serve, un’abile mediatore nel gruppo, la sua leadership deve essere riconosciuta dagli altri.
Il coordinatore infermieristico deve perseguire degli obiettivi economico aziendalistici e le sue doti comunicative devono permettere a tutta l’equipe di lavorare in armonia e valorizzare ogni singola componente della squadra.
Tra le altre attività e le molteplici responsabilità del coordinatore ne fanno parte anche la pianificazione di turni di lavoro, regolamentari e a mio avviso flessibili, con l’adozione di piani di lavoro specifici per ogni singola unità operativa che devono tener conto del piano organizzativo aziendale, e delle peculiarità di ogni singolo componente dell’equipe, promuovendo le buone pratiche, la formazione dei suoi collaboratori e la salvaguardia della sicurezza di ogni lavoratore.
La completa evoluzione del sistema sanitario ne fanno un lavoro innovativo, interessante e mai noioso.
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al nostro precedente articolo “Master in Management per le funzioni di coordinamento”
Giuseppe Cannito
Lascia un commento