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Formazione, confronto tra il Cdl Infermieristica dell’Università di Bari e Modena

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Formazione, confronto tra il Cdl Infermieristica dell'Università di Bari e Modena 2
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Si è tenuto il 19/04/2016 presso l’Aula G. De Benedictis Università degli Studi di Bari – A.O. Policlinico di Bari la Conferenza “La formazione infermieristica nell’Università, il contributo didattico dei professionisti infermieri” voluta e organizzata dal collegio Ipasvi di Bari in concerto con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

In linea con le nuove procedure di accreditamento e rispettando gli standard ministeriali enunciati dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca vi è Modena, che con la sua Università diventa pioniera della riforma del CdL in infermieristica. 

Il MIUR, in collaborazione con ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione di Sistema Universitario e della Ricerca), promuove la totalità del processo di accreditamento avanzato corredato di criterio ed apposita mozione.

Sono intervenuti diversi ed autorevoli docenti universitari, infermieri e medici, con proposte di evoluzione formativa nell’interesse del cittadino e della qualità professionale.

Il Prof. E. CICINELLI sostiene il peso che avrebbe il monitoraggio dei risultati e del prodotto finito al termine del percorso accademico, tale da favorire miglioramenti e continui progressi dell’Università. Senza escludere dal team-building i protocolli di intesa che vengono stipulati tra regione e Università stessa. Dopo una analitica presentazione dei dati relativi agli studenti spalmati nel territorio di competenza UNIBA, propone il continum del percorso formativo post-laurea, per favorire la stipula del contratto di lavoro: a tal proposito l’istituzione del “job placement”, ossia dello sportello dedicato a questo percorso di assistenza dello studente uscente.

Interessante l’intervento di Sebastiano Leo, Assessore alla Formazione professionale della Puglia, sostenendo che la stessa collaborazione con le Università è garante dei servizi finali e di mantenimento dei LEA in concerto con il “patto di Stabilità”.

Paola Ferri
Paola Ferri

Pioniere e modello di riferimento attuale è stato il risultato di una ricerca per la formazione presso la UNIMORE enunciato da Paola Ferri, Presidente CdL Infermieristica UniMORE. Il progetto lanciato, fortemente condiviso dai presenti e disponibile sul sito UniMORE (VEDI), ha fatto comprendere quanto sia importante la centralità dello studente nel percorso formativo e l’internazionalizzazione degli studi: via quindi al curare gli scambi culturali con il progetto ERASMUS ad esempio. Gli accreditamenti pertanto si riducono tendenzialmente a 2 sessioni: quella iniziale (ossia quella di verifica Ministeriale) e quella periodica (verifica di efficienza del corso e valutazione).

Carmela Giudice, tutor Cdl Infermieristica UniMORE esplicita l’organizzazione dell’attività formativa, una Guida di Tirocinio rappresentato da un infermiere che dopo una formazione specifica assume il coordinamento dell’apprendimento clinico degli studenti. Il tutor della didattica professionale, infermiere con competenze avanzate del SSN, assegnato stabilmente alla formazione viene retribuito grazie ai fondi regionali che l’Emilia Romagna predispone per ogni studente infermiere, quindi un riconoscimento a tutto campo.

Roberto Greco
Roberto Greco

Roberto Greco, Direttore attività formative CdL infermieristica UniBA, ha stressato molto il ruolo del nuovo infermiere e della richiesta formativa dei bisogni, sempre diversa, caratterizzata da una utenza esigente e con domanda di salute dicotomica rispetto al passato.

Significative le criticità e i punti di forza discussi da Studente del III° anno Infermieristica G. Calia UniBA e l’intervento di L’avvocato del foro di Bari Marco Bux che ha ribadito come il tutor clinico dei corsi di laurea in infermieristica non può essere considerato un volontario ma “è necessario riconoscergli il suo giusto valore”.

Ottimo il pensiero di collaborazione e nell’ottica del progresso formativo espresso da Loreto Gesulado, Presidente scuola di Medicina e Chirurgia UniBA. Dopo aver ascoltato con attenzione l’esperienza formativa modenese, ha sin da subito manifestato la volontà di realizzare lo stesso percorso di accreditamento Modenese nell’arco di 24 mesi invitando docenti e collaboratori ad un’era caratterizzata da un proficuo lavoro nell’interesse degli studenti che si formeranno c/o la sua Scuola.

Non sono mancati interrogativi nell’agorà della giornata ai quali sono state date risposte a tuttotondo; il Presidente del Collegio IPASVI Bari, Saverio Andreula sostiene una forte volontà nel creare un nuovo tessuto di ricerca e formazione per gli infermieri rafforzando le parole di Loreto Gesualdo ed esprimendo l’impegno collettivo per una nuova vision del professionista, sempre più competente, sempre più formato e sempre più un professionista immerso nel sapere, saper essere, saper fare e saper divenire.

In prima linea  Nurse Times che ha fornito l’evento in diretta streaming (VEDI), con Giuseppe Papagni che nell’agorà interviene in favore degli studenti, ponendo un problema di risorse per l’università di Bari rispetto agli standard formativi portati in aula dai rappresentanti dell’UniMORE “Portando a 100 il totale delle tasse universitarie sostenute dagli studenti di Infermieristica dell’università di Bari, quanto viene restituito e investito in termini percentuali nella loro formazione?”

Massimo Randolfi

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