Nasce all’ospedale Sant’Orsola di Bologna un’area dedicata a bambini cronici complessi, che prevede assistenza ad alta intensità per 24 ore e la presenza dei famigliari.
Un “Reparto nel reparto”, con 8 posti letto accompagnati da poltrone-letto per i famigliari e da una dotazione tecnologica di avanguardia.
Questo è in pratica ciò che è nato nella Pediatria d’urgenza dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Un’area dedicata ai quei bambini che, pur presentando un quadro clinico complesso, non necessitano delle cure intensive tipiche di un reparto d’area critica.
Un progetto decisamente interessante, molto vicino a quello realizzato all’Ospedale Grassi di Ostia (Roma) e di cui ci aveva parlato qualche tempo fa la collega Ambra (VEDI) in una bella intervista; progetto che ha come obiettivo quello di assistere bambini ad alta complessità assistenziale, spesso connessi a presidi tecnologici per poter sopravvivere, coniugando monitoraggio non invasivo, trattamenti terapeutici relativamente complessi, cure mediche, assistenza infermieristica e… la vicinanza di mamma e papà. Una formula che in pratica presenta tutti i vantaggi dell’assistenza a domicilio associata a quelli della degenza in un luogo “protetto”.
Così spiega il direttore dell’unità operativa Filippo Bernardi: “Con questo intervento riusciremo a garantire ancor più la qualità della vita e la sicurezza delle cure”.
Il progetto per la realizzazione di quest’area ad “alta complessità” è stata resa possibile grazie all’impegno del volontariato (associazione Pollicino, che ha coinvolto anche Friends in Action e ReUse with love) e di due aziende: Hera e Coswell. Così ha commentato Mario Cavalli, il direttore generale:
“Questo nuovo servizio qualifica ulteriormente una struttura innovativa, che già oggi svolge una funzione che va ben al di là dei confini cittadini, e l’intero Polo pediatrico, su cui il nostro Policlinico si appresta a investire”.
Fonte: Aosp
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