Il Progetto “Educazione terapeutica nella cronicità” che descrive come accompagnare il paziente dopo la dimissione dalla struttura ospedaliera per proseguire le cure a domicilio, di cui hanno fatto parte infermieri domiciliari dei distretti Aas 2, Palmanova (Udine), è stato premiato tra le eccellenze italiane dalla Joint Commission International
Finalmente è arrivato. Infermieri italiani tra i migliori 15 nel concorso istituito dalla Joint Commission International. Quando si parla di infermieri, soprattutto negli ultimi tempi, i media evidenziano solo situazioni di “maltrattamenti”, “casi di malasanità”, “assassini” e chi più ne ha più ne metta. Ed ecco, invece, che Organi Internazionali descrivano Infermieri domiciliari dell’Asl di Palmanova, una cittadina in provincia di Udine, come una delle eccellenze italiane.
A fare questa considerazione è stata la Joint Commission International (JCI), un’istituzione creata nel 1951 negli USA, con il fine di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria degli ospedali americani. A livello internazionale questo organo è stato istituito con lo scopo di implementare programmi di miglioramento della qualità in sanità. La JCI verifica la conformità agli standard attraverso visite ispettive in loco, dove il suo personale qualificato ha la possibilità di verificare e controllare la documentazione clinica, di osservare liberamente l’attività ospedaliera, visitando i reparti e di intervistare pazienti, i loro familiari, il personale sanitario di qualunque tipo.
Il progetto è stato preso in considerazione per due aspetti:
- La cronicità dei pazienti;
- Aver messo in relazione ospedale-territorio;
Nel progetto è previsto che i pazienti con patologie croniche vengano formati assieme ai familiari, già durante il periodo di ricovero, a gestire tali patologie nel momento in cui si viene dimessi dalla struttura ospedaliera per tornare presso il proprio domicilio. Tale continuità ospedale-territorio prevede che venga istituita una figura infermieristica (una sorta di Primary Nursing) che si occupa di garantire una continuità assistenziale tra ospedale, paziente e le altre figure collocate nel territorio. Ogni paziente richiede un progetto assistenziale personalizzato (PAI) che tenga conto delle proprie condizioni fisiche, capacità residue e bisogni.
Gli infermieri della Aas 2 di Palmanova sono in attesa di sapere chi sarà il vincitore tra i 15 migliori selezionati. La premiazione avverrà il 9 giugno a Roma ed è già grande la soddisfazione espressa dal Direttore del distretto EST di Udine, il Dott. Luciano Pletti, il quale si espresso: “In questo modo l’infermiere diventa un importante interlocutore per il malato e i suoi familiari. Il suo valore consiste non solo nelle prestazioni che eroga ma anche nelle relazioni che costruisce”.
Gli infermieri italiani da tempo considerati tra i migliori europei. Questo è quello che era stato pubblicato su Repubblica (Londra, il boom degli infermieri made in Italy “siete i più bravi”), dove gli infermieri italiani venivano descritti come i più bravi”. Ma anche questa volta a fare questa considerazione non era stati gli Organi istituzionali italiani, ma organi inglesi.
La domanda sorge spontanea. Ma tutti si accorgono della bravura degli infermieri italiani ad eccezione degli italiani stessi? E’ mai possibile che le gratificazioni e le giuste considerazioni debbano arrivare sempre da organi esterni e non interni al nostro Paese? Spero che questi riconoscimenti vengano recepiti anche da coloro che ancora oggi affermano: “Gli infermieri non hanno studiato per questo” oppure “Gli infermieri non possono assumere competenze specialistiche”, perché da come dimostrano i fatti gli infermieri sono pronti ed è da tempo che reclamano la giusta considerazione sociale ed economica (#noisiamopronti).
A cura di
Gianluca Pucciarelli
Bibliografia
- Il messaggero. Percorsi post-ricovero, premiati gli infermieri. Avaible su messaggeroveneto.gelocal.it
- Il sussidiario. Sanità: ecco cos’è la Joint Commission. Avaible su www.ilsussidiario.net
- La Repubblica. Londra, il boom degli infermieri made in Italy “siete i più bravi”. Avaible su ricerca.repubblica.it
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