DECRETO ANTI FANNULLONI E ASSENTEISTI: Siamo d’accordo! Perché non applicarlo anche alla Classe Politica?
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il cosiddetto “decreto anti fannulloni“.
La novellata norma, inserita nel pacchetto della “riforma della pubblica amministrazione” cosiddetta “Madia”, ha la finalità dichiarata di accentuare le sanzioni disciplinari (con giusta ragione) per i dipendenti del pubblico impiego sorpresi, in flagranza, assenti dal posto di lavoro pur risultando in servizio.
Tanto si è reso necessario, conseguentemente a una serie interminabile di documentate indagini degli organi inquirenti, che hanno occupato in pianta stabile, le prime pagine dei quotidiani con una esposizione mediatica senza precedenti. La prassi, comune a molte realtà della pubblica amministrazione, della timbratura collettiva del badge individuale marcatempo, sarà sanzionabile nell’immediato, con sospensione dal servizio entro 48 ore dalla rilevazione dell’illecitoed allo stesso tempo le pubbliche amministrazioni, rispetto al proprio ordinamento, dovranno avviare speditamente le procedure per il licenziamento con eventuale avvio di richieste risarcitorie per il danno di immagine arrecato all’amministrazione pubblica segnalando inoltre alla Corte dei Conti presunto eventuale danno erariale.
Il Dirigente, a cui risponde gerarchicamente il dipendente assenteista, deve attuare misure di controllo sulla presenza in servizio dei dipendenti e nell’eventualità di conoscenza dell’illecito disciplinare, ha l’obbligo di avviare la procedura disciplinare; nel caso non segnala l’infrazione rischia il licenziamento disciplinare, perché ritenuto complice del reato. Finora invece rischiava al massimo una sospensione per tre mesi.
In questo caso, tuttavia, la procedura non sarà quella accelerata, ma rimarrà con i tempi previsti dalla precedente normativa. Ma oltre al licenziamento, il dirigente rischia anche di vedersi riconosciuto il reato di omissione di atti di ufficio, punibile con la reclusione fino ad un anno.
Secondo Voi, i Senatori che votano le leggi per conto dei propri colleghi assenti cosa sono?
Condividiamo con voi il filmato che ritrae il volto di una “Casta” politica arrogante il cui motto è: FATE ciò che dico IO, ma non FATE quello che faccio IO.
Condividi il filmato e aiutaci a dare un volto all’arroganza di questa “Casta” politica!
Chiediamo a gran voce che la stessa norma venga applicata a tutti quei politici che votando per i loro colleghi ASSENTI commettono lo stesso reato descritto nella legge appena varata…condividi con noi questa proposta!
Giuseppe Papagni
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