Una famiglia di Massignano (AP) lancia un appello per trovare l’ infermiera che, domenica scorsa, ha salvato il loro bambino di tre anni dal soffocamento. Vogliono rintracciarla a tutti i costi per ringraziarla.
È la sera della “Sagra delle frittelle” a Massignano, in provincia di Ascoli Piceno. È pieno di turisti, vacanzieri, cittadini che arrivano da varie località per godersi la festa e c’è un gran viavai. Fortunatamente. In piazza Garibaldi c’è la casa di Giuseppe, bambino di soli tre anni, che si sta godendo la cena in compagnia dei genitori.
Ad un certo punto, però, è emergenza: un pezzo di carne, forse masticato male o troppo grande, viene inalato dal piccolo che smette di respirare. Sta soffocando. E senza aiuto, di lì a qualche minuto morirà. Momenti di vero panico per la mamma, Raimonda, che urla a squarcia gola e scende di corsa nella piazza gremita per chiedere aiuto. E lì avviene il miracolo: appare la persona giusta al momento giusto, una donna, forse un angelo, che si qualifica come infermiera e che corre verso l’abitazione insieme alla madre disperata.
Non c’è tempo di spiegare o di interagire: la sanitaria “ordina” subito alla mamma di allertare il 118, afferra il bimbo e con rapide ed efficaci manovre di disostruzione pediatrica libera le sue vie aeree. Il piccolo Giuseppe riprende così a respirare da solo e recupera lo stato di coscienza. È salvo.
Dopo essersi disincagliato a fatica dal traffico, giunge sul posto anche l’equipaggio di un’ambulanza, che ha tranquillizzato i genitori ed ha trasportato il piccolo al Pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto per gli accertamenti del caso.
Il piccolo Giuseppe ora sta bene. “Quando è corsa in casa per verificare cosa stava accadendo ha detto che era un’infermiera. Ora i genitori di Giuseppe vorrebbero rintracciarla per dirle grazie”, afferma una cara amica di famiglia, a cui è stato affidato il compito di rintracciare la professionista. Già, perché in quegli attimi concitati non c’è stato tempo di salutarsi o di dirsi grazie.
I genitori, perciò, lanciano un appello affinché l’infermiera che ha salvato loro figlio riappaia. A tal fine, divulgano il seguente numero di telefono: 333.8510498.
Fonte: Il Resto del Carlino
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