La professione infermieristica rappresenta un grande capitale umano da valorizzare e incentivare, con i suoi 440 mila professionisti
Il percorso di aziendalizzazione della Sanità ha portato alla diffusione ed al consolidamento degli strumenti di gestione aziendale indispensabili al concreto dispiegamento del concetto stesso di aziendalizzazione, come il budget il sistema di controllo di gestione o la creazione di ruoli di direzione. E’ stata invece spesso sottovalutata l’importanza dell’Human Resource Management.
Da tempo si parla di gestione e valorizzazione delle risorse umane all’interno delle organizzazioni, la nuova e diversa attenzione prestata a questo tema si deve, in larga misura, all’affermazione (o riaffermazione) della centralità del capitale umano nei contesti organizzativi, quale vero motore dei processi di cambiamento e innovazione.
Le organizzazioni tendono sempre più ad aprirsi al contesto e, nel contempo, a guardarsi dentro, per percepire ogni più piccolo stimolo proveniente dall’esterno e dall’interno: ogni indicazione può divenire fonte di miglioramento dei processi, dei prodotti, dei servizi. Occorre grande capacità nel rendere sempre più flessibili le proprie strategie aziendali, per reagire ed armonizzare queste, in tempi sempre più rapidi, con i cambiamenti in atto.
Una consapevolezza sembra ormai radicarsi anche nei contesti organizzativi: l’idea che il capitale umano costituisca il vero e proprio motore dell’innovazione. Le persone, e non la tecnologia, fanno la differenza. Un capitale intangibile, costituito da professionalità, conoscenze e capacità organizzative, che si sedimenta e si rinnova. Il trend deve naturalmente riconnettersi alla necessità di operare con modelli organizzativi flessibili, in continuo ascolto esterno/interno, di elaborare ed implementare continuamente conoscenze spendibili immediatamente o nel medio termine.
Questo capitale va salvaguardato, curato e sviluppato esattamente come le altre risorse aziendali (disponibilità finanziarie, attrezzature, tecnologia ecc) con la consapevolezza che le competenze e la qualità del lavoro umano rappresentano un importantissimo vantaggio competitivo e di sviluppo per l’azienda stessa.
Ecco perché la professione infermieristica rappresenta un grande capitale umano da valorizzare e incentivare, con i suoi 440 mila professionisti che la rendono la professione più numerosa tra quelle sanitarie (secondo i dati della ricerca del Censis presentati all’ultimo congresso nazionale Ipasvi).
Andrea Cataldo
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