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Infermieri trentini, Nursing Up giudica positivo il rinnovo contrattuale

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Nursing Up: lanciata petizione per valorizzare responsabilità e competenze dei professionisti sanitari
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Per il coordinatore provinciale del sindacato, Cesare Hoffer, è stata data una risposta anche all’annoso problema delle fasce economiche congelate da tempo

I primi effetti dovrebbero vedersi alla fine di questo mese: per gli infermieri trentini, infatti, con gennaio 2017 scatta l’aumento mensile variabile tra 100 e 130 euro, come previsto dall’accordo sottoscritto, nella sede dell’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale (Apran), anche dal sindacato Nursing Up alla fine dello scorso mese di dicembre. E’ uno dei punti dell’accordo, frutto di una lunga trattativa al termine della quale il sindacato Nursing Up si è dichiarato soddisfatto, come sottolineato dal coordinatore provinciale di Trento, Cesare Hoffer.

Il rinnovo contrattuale per il triennio 2016/2018 era atteso da almeno sette anni dagli infermieri trentini e, al tempo stesso, ha dato una risposta, come spiega ancora Hoffer, “all’annoso problema delle fasce economiche congelate da tempo”.

In dettaglio viene riconosciuta la quarta e quinta fascia economica, dal primo dicembre del 2009, agli operatori beneficiari dell’articolo 98 del Contratto collettivo provinciale di lavoro: circa 400 dipendenti che, per carenza di risorse, erano rimasti precedentemente esclusi. Tutto il personale acquisisce una fascia retributiva immediatamente superiore a quella rivestita al 30 aprile del 2016 e questo vale dal primo maggio dello stesso anno. Esclusivamente per i neo assunti in servizio al 30 aprile del 2016 il riconoscimento della prima fascia avverrà al maturare di tre anni di anzianità.

Dal primo gennaio scorso, invece, per il personale sanitario e addetto all’assistenza, c’è l’impegno ad attivare la sesta fascia economica al compimento dei 40 anni di contributi, compatibilmente con le risorse economiche e attingendo dai risparmi aziendali.

Per il personale con assegno ad personam – spiega Hoffer – Nursing Up ha ottenuto che non venga riassorbito in caso di passaggio di fascia ma che si sommi alla nuova fascia attribuita”. Sempre dal primo gennaio di quest’anno va a regime l’incremento tabellare (IPCA) che si somma all’indennità di vacanza contrattuale pari al 3 per cento di aumento (circa 70-75 euro mensili per la categoria D).

Previsti anche gli arretrati per il 2016 e una tantum per il 2015. “Le risorse restanti – spiega Hoffer – sono vincolate ad incrementare il trattamento di indennità del personale, con particolare riferimento al personale turnista articolato su tre turni ed addetto ai servizi sanitari e al riconoscimento delle funzioni esperte, specialistiche e di coordinamento”. Con il nuovo accordo una deroga viene concessa alle 11 ore di riposo giornaliero e i dettagli li spiega Hoffer: “Siamo andati incontro alle richieste dei nostri professionisti e abbiamo previsto la possibilità di derogare alle 11 ore di riposo giornaliero in caso di riunioni, corsi di formazione continua, attività di docenza e pronta disponibilità”.

Non è tutt’oro quello che luccica, però, come sottolinea ancora ancora il sindacato Nursing Up: “Tutte le risorse messe a disposizione di questo contratto – commenta Hoffer – sono già impegnate e non ci sarebbero altri fondi sino al 2018”. Situazione diretta conseguenza dell’ipotesi di accordo siglato il 16 dicembre scorso dalle altre confederazioni sindacali, ma per il quale Nursing Up si era detto contrario. “Chiederemo altri fondi e faremo altre richieste alla Giunta” chiosa Hoffer.

 

Salvatore Petrarolo

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