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Pullulano competenze avanzate, arriva l’infermiere ‘manutentore’

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Sassari. Al ‘Santissima Annunziata’, in un vademecum firmato dal direttore, si chiede al personale infermieristico di ‘monitorare’ finestre, maniglie e tapparelle. Una nuova figura, quindi, si va affermando prepotentemente nella sanità italiana: quella di infermiere ‘manutentore’. La denuncia di Nursing Up.

Oramai sembra di assistere ad un perpetuo spettacolo demenziale. Peccato che ci sia veramente poco da ridere. Già, perché in questo periodo sembra non volersi fermare mai la carrellata di ‘competenze avanzate’ ottenute dagli infermieri italiani; che vanno sicuramente ad arricchire il Curriculum delle ‘mansioni’ attribuite alla nostra giovane e martoriata professione intellettuale.

Reggetevi forte: dopo l’infermiere “becchino” di Urbino (VEDI), l’infermiere “vigile urbano” di Bologna (VEDI), l’infermiere “Collaboratore di sala” di Foggia (VEDI) e l’infermiere “con mansione promiscua” di Milano (VEDI), ecco che arriva l’infermiere “manutentore” di Sassari!

Sembra incredibile, ma… ahimè, è la pura verità. In un provvedimento della direzione ospedaliera del ‘Santissima Annunziata’, infatti, firmato dal direttore sanitario Bruno Contu, ma “redatto senza alcuna discussione, senza coinvolgimento degli uffici preposti a tale lavoro” (come ravvisato dal sindacato degli infermieri Nursing Up) viene chiesto al personale infermieristico di monitorare lo stato di finestre, maniglie e tapparelle; “distogliendo così i professionisti dall’assistenza dei pazienti e dandogli così compiti da manutentore”, ravvisa il sindacato.

Avete capito bene: ‘monitoraggio’ di finestre, maniglie e tapparelle…

Un ‘allargamento’ delle competenze dei professionisti sanitari infermieri, che si ritroverebbero, non si sa bene per quale illuminata logica, a vestire anche i panni di manutentori e vigilantes? Esattamente così.

Ma non solo. In seguito alla tragedia avvenuta prima di Natale presso la struttura (VEDI), come sottolineato da Nursing Up, sul documento “Si chiede al personale infermieristico di segnalare con penna rossa e in maiuscolo nelle consegne infermieristiche ogni forma di disagio psico-comportamentale che i degenti manifestano durante il periodo di ricovero. Tali segnalazioni avvengono già, come pure il monitoraggio orario dei pazienti che manifestano insofferenza. Se non bastasse l’aggiunta della penna rossa evidenzia una mancata conoscenza da parte del Dirigente considerando che ogni atto scritto dal Professionista Infermiere durante la sua attività in qualità di incaricato di pubblico servizio vale come ‘atto pubblico’ e come tale deve essere redatto”.

Non poteva mancare, da parte del sindacato, la denuncia delle condizioni di sovraffollamento della struttura, condizione in cui versano moltissimi ospedali italiani e che aumenta fino all’inverosimile le difficoltà con cui il personale sanitario è costretto a prestare la propria opera: “Sinceramente ci saremmo aspettati una convocazione per discutere di sicurezza, di suddivisione dei ricoveri nei due stabilimenti della neonata Aou, in maniera tale da non sovraccaricare in modo eccessivo il Santissima Annunziata. Inoltre, un documento corretto conterrebbe uno studio del caso da parte del Rischio Clinico, da parte del Servizio di Protezione e Prevenzione senza sovrapposizioni e richieste assurde e umilianti come la richiesta di sorveglianza del degente da parte dei familiari che si affidano alla struttura sanitaria”.

Un provvedimento fuori dal mondo, quindi? Così sembra… una nota strana, lontana dall’essere un vero protocollo, che “porta alla trasformazione del personale infermieristico da sanitario a manutentore e vigilantes”; che, perciò, “non può altro che infiammare gli animi dei lavoratori già troppo umiliati dalla situazione presente nel Presidio e di certo non migliora la sicurezza per i degenti; un documento indirizzato solo a scaricare le responsabilità.

D’altronde, in Italia, ci siamo abituati. E intanto, mentre l’agonia del nostro SSN secerne tutte queste allegre ed improbabili figure che affossano i professionisti e la loro credibilità… la gente muore.

SI salvi chi può.

Alessio Biondino

Fonte: La Nuova Sardegna, Sassari Notizie

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