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Emiliano spera di sbloccare a Roma le assunzioni dei precari nella sanità pugliese

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Il presidente della Regione domani pomeriggio parteciperà a Roma, con il direttore del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, alla riunione al Ministero dell’Economia. La proposta prevede di utilizzare i 207 milioni risparmiati nel 2013 e 2014

 

BARI – “Stiano tranquilli i precari della sanità pugliese: stiamo lavorando per sbloccare il piano di assunzioni”. L’annuncio è del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla vigilia dell’incontro che si terrà domani pomeriggio a Roma con il Ministero dell’Economia. “Porteremo la nostra proposta – anticipa il governatore – sperando in un esito positivo”.

Prova a spargere tranquillità Emiliano che non lesina parole dolci nei confronti dei precari della sanità pugliese: “Siamo ben consapevoli del ruolo fondamentale che hanno avuto nella sanità degli ultimi anni con la loro dedizione e la loro professionalità. Non ha senso disperdere questo patrimonio di competenze e per questo non lasceremo indietro nessuno”.

Parole e promesse impegnative quelle del Presidente della Puglia che nella riunione romana sarà accompagnato dal direttore del Dipartimento sanità, Giancarlo Ruscitti. Cosa proporrà la Regione al tavolo ministeriale: una disponibilità economica per le assunzioni di 207 milioni e 712mila euro, cifra che corrisponde ai risparmi certificati per gli anni 2013 e 2014 e con l’evidenza che la spesa per il personale è rimasta costante nel triennio dal 2013 al 2015, nonostante le assunzioni effettuate.

 

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

La stima delle potenziali assunzioni, a giudizio dei tecnici della sanità pugliese, deriva direttamente dal piano di fabbisogno inviato al tavolo di verifica del Decreto ministeriale 70, eccezion fatta per la parte relativa all’assistenza territoriale. Nelle more dell’approvazione della proposta, le Aziende del servizio sanitario regionale assumeranno personale per ridurre il precariato: costo quest’ultimo già presente nei bilanci, per sostituire il personale cessato e per dare attuazione all’articolo 14 della legge 161/2014 nei limiti finanziari che la Regione ha appostato in conseguenza ai risparmi programmati su altre voci di spesa e che sono stati evidenziati per il 2017 e 2018.

Per il personale precario da ricondurre a tempo indeterminato potrebbe essere applicato, a giudizio della Regione, il Decreto del Presidente del Consiglio del marzo 2015, mentre le restanti forme di precariato consentirebbero di abbattere di circa il 50 per cento i contratti a tempo determinato. “La Regione Puglia – commenta Ruscittida tempo sta lavorando sulla stabilizzazione dei precari in sanità, ma non vorrei che dimenticassimo che siamo ancora sotto la lente dei Ministeri, siamo ancora in piano operativo dal quale pensiamo di uscire entro la fine del 2018. Per questo tutte le spese devono necessariamente passare dal placet di chi controlla”.

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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