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Perché è importante che l’Infermiere sia umile? Il parere di un Tutor Clinico

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Perché è importante che l'Infermiere sia umile? Il parere di un Tutor Clinico
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L’umiltà viene considerata una virtù per la quale l’uomo riconosce i propri limiti, rifuggendo da ogni forma d’orgoglio, di superbia, di emulazione o sopraffazione.

L’enorme universo all’interno del quale navigano centinaia di migliaia di Infermieri italiani si divide tra coloro che sostengono che ogni professionista debba essere umile e coloro i quali ritengono che sia necessario evolvere dal vecchio stereotipo dell’Infermiere umile, umiliabile e demansionabile a piacimento.

Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata da Mario B., infermiere operante in una struttura per lungodegenti e tutor didattico con oltre 25 anni di esperienza.

Benvenuto Mario, quali sono i valori che ritieni fondamentali per uno studente di Infermieristica?

I miei genitori mi hanno sempre insegnato che l’umiltà mi avrebbe condotto ad un vita piena di soddisfazioni e appagamento.

Sebbene io abbia sempre messo in discussione questo loro ideale, ho capito che sia assolutamente vero ora solo ora che sono cresciuto.

La vera umiltà permette a me stesso e agli altri di vivere all’interno di una comunità aiutando il prossimo.

Mantenere in alto gli ideali ed i valori comuni agli infermieri è moralmente molto importante per rimanere all’interno della professione.

Dopo aver insegnato agli studenti di Infermieristica per decine di anni, ho compreso che l’umiltà sia una delle più grandi virtù necessarie per la nostra professione poiché essa abbraccia le vite di molte persone con rispetto.

I miei recenti insegnamenti clinici rivolti ai tirocinanti operanti in una struttura per lungo degenti mi hanno dato l’opportunità di analizzare il concetto di umiltà da diversi punti di vista.

La maggior parte dei pazienti che vivono in questa struttura ha più di 75 anni. Per alcuni di essi questa struttura rappresenta la loro casa.

Quando ricevo i report dai miei studenti, oltre il 90% dei loro pazienti ha una diagnosi di ipertensione, diabete, patologie renali, infezioni delle vie urinarie, iperlipidemia, artrite e comorbilità.

La maggioranza dei pazienti ricoverati nella struttura per lungodegenti ha mostrato la propria gratitudine. È sorprendente comprendere come la nostra vita sia così preziosa, ma allo stesso tempo così fragile.

Attraverso l’assistenza olistica rivolta a tutti questi pazienti, ho avuto l’opportunità di pensare a cosa fosse più importante e cosa contasse di più nelle nostre vite.

Lavorando a stretto contatto con gli oss, un infermiere può realmente notare le loro abilità nel ruotare un paziente a destra e a sinistra, sollevarlo verso la testata del letto, fargli il bagno e cambiarlo per poter finalmente posizionare il pannolone.

Gli operatori sociosanitari impiegano pochi istanti a fare tutto ciò, ma ogni mio studente ha impiegato più di 30 minuti per cambiare il pannolone di ogni singolo paziente.

Sebbene tutti sappiano che la finalità di cambiare il pannolone dei pazienti sia soprattutto alterarne i decubiti, valutare la cute, la frequenza cardiaca ed il tipo di respiro, è importante apprendere alcuni trucchi per rendere l’intero processo più veloce, senza ridurre la qualità dell’assistenza infermieristica erogata al paziente.

Insegnare agli studenti di Infermieristica, soprattutto a quelli del primo anno, mi offre l’opportunità di ricordare da dove ho iniziato.

Ricordo come se fosse ieri il mio primo giorno di tirocinio, la mia prima iniezione, la terribile sensazione provata in occasione del primo turno di notte, e come mi sentissi a disagio a dover lavorare con ausiliari emotivamente instabili, tutto perché ero giovane e appena arrivato in reparto.

Ogni esperto ha un punto di inizio. Non dimenticare da dove io sia venuto mi permette di essere volenteroso.

Avere una visione olistica ed essere umile con gli altri deve essere la caratteristica principale della professione che esercitiamo.

Condividendo anche le competenze del personale di supporto, sono stato in grado di migliorare la vita dei miei pazienti e le vite di tutte le persone che mi circondano con efficienza e rispetto.

Ringraziamo Mario B., Infermiere e Tutor Clinico che in 25 anni di attività, ha modellato migliaia di giovani studenti a propria immagine e somiglianza.

Simone Gussoni

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