Devid Porello, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Regione Lazio ha espresso la propria opinione sull’attuale situazione occupazionale infermieristica.
ROMA – Il caporalato? Non è solo nelle campagne, perché c’è una forma subdola che viene messa in atto anche nel mondo sanitario. Ne è convinto il capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Regione Lazio, Devid Porello, che punta il dito contro la Asl Rm4 per quanto starebbe accadendo all’ospedale San Paolo di Civitavecchia.
“In questi giorni – scrive Porello – è iniziata la turnazione nell’ospedale San Paolo di Civitavecchia di infermieri “assunti” attraverso contratti di somministrazione di lavoro, ossia per tramite di quelle che un tempo erano note come agenzie di lavoro interinale.
Questa moderna forma di caporalato è una scelta inaccettabile, della quale non si trova ad oggi alcun riscontro sull’albo aziendale della stessa Asl. Quanti infermieri verranno “noleggiati” con tale procedura? Per quanto tempo? Non c’è nessuna trasparenza intorno a questa decisione visto che non è stata neanche pubblicata la relativa delibera.
E’ evidente che c’è poca coerenza tra le parole del Presidente Zingaretti e quello che succede sul territorio. E’ così che il Presidente intende dare riconoscimento del lavoro svolto alle migliaia di precari della Sanità Laziale? E’ così che intende garantire assistenza di qualità ai malati?
L’incapacità di pianificazione dell’amministrazione regionale sta arrecando danni immensi oltre che nella gestione dei rifiuti anche nella sanità pubblica, privando i pazienti di un’assistenza di qualità, le aziende sanitarie di personale formato e strutturato ed i lavoratori del diritto ad una vita lavorativa normale”.
Simone Gussoni
Fonti: Terzo Binario News
Foto: web
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