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Nuovo Ospedale Apuano di Massa Carrara: i volontari Avo e non gli infermieri responsabili del triage

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A sollevare la questione il sindacato Uil Fip. Con una delibera del 2007 della Regione si prevede la presenza di infermieri e operatori socio sanitari.

A denunciare i fatti è il segretario della Uil Fpl Claudio Salvadori, dopo aver recepito le dichiarazioni di Giuliano Biselli, direttore sanitario di presidio ospedaliero, sulla gestione di triage e pronto soccorso del Noa.

«Abbiamo perso completamente il senso della realtà: all’accesso del pronto soccorso la dirigenza Asl ha deciso di mettere i volontari dell’Avo invece di dare seguito alla delibera del 2007 della Regione che prevede la presenza di Oss, gli Operatori socio sanitari, e infermieri. Il volontariato è un’attività encomiabile ma non c’entra con l’assistenza».

Salvadori prosegue furibondo la disamina dell’attuale situazione:

«L’azienda sostiene che sono i volontari a governare il flusso del Pronto soccorso, creando un flusso di informazioni continue con il triage. Oltretutto ribadisce che c’è stata una formazione specifica dei volontari messi nelle stesse condizioni degli infermieri di capire la struttura e le sue necessità. Ma stiamo scherzando?” incalza Salvadori.

“Volontari che si affaccendano fra i pazienti e decidono chi, come e quando deve accedere al triage? Addirittura raccolgono informazioni fra i pazienti e visitatori che riguardano la privacy delle persone. Compiti, questi, che la Regione aveva stabilito che dovessero essere svolti da un Operatore socio sanitario. Rispettiamo i volontari e li ringraziamo per le loro preziose collaborazioni ma le professionalità devono essere tutelate».

Il sindacato Uil critica la situazione dell’ospedale anche in merito alle politiche aziendali, che prevedono ampio utilizzo di Infermieri provenienti da agenzie interinali:

“Non hanno previsto assunzioni estive di infermieri e medici però hanno assunto due interinali per il pronto soccorso che entrano in servizio senza avere avuto alcun affiancamento specifico per il Pronto soccorso: così diventa un problema per se stesso, per il collega e per i pazienti”. In tutto hanno preso 28 interinali dall’area vasta e in totale l’Asl ha già speso oltre un milione di euro per questi contratti e non ne capiamo la ragione. Pensate a quante assunzioni potevamo fare.

Salvadori fa i conti «da buon padre di famiglia» analizzando i dati a disposizione, ma qualcosa non torna: «Gli interinali sono sottopagati ma all’Asl costano più di un infermiere a confronto: con quale criterio si va avanti così? Basterebbe fare dei contratti a tempo determinato attingendo dalle liste che si possono trovare, delle graduatorie aperte per operatori socio sanitari per le quali basta fare un accordo per poter assumere personale a tempo determinato. Questa gestione è scriteriata, qualcosa non torna e chiederemo un incontro a tutte le istituzioni per avere delle spiegazioni chiare su quello che sta accadendo.

Simone Gussoni

Fonti: Il Tirreno

Foto: web

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