E’ caos nella gestione e nell’interpretazione della Legge Madia sulla stabilizzazione dei precari in Puglia (VEDI).
A pochi giorni dalla seconda prova del concorso per 199 posti di infermieri in Puglia arriva all’attenzione della nostra redazione il comunicato del direttore generale dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari.
Nello stesso si annuncia di voler procedere alle assunzioni a tempo indeterminato di infermieri che abbiano maturato i requisiti richiesti, con decorrenza 31 dicembre 2018.
Appare evidente (e a dir poco imbarazzante!) la diversità con cui la legge viene interpretata ed applicata dai diversi direttori generali che compongono lo scacchiere della sanità pugliese.
Mentre l’Asl di Taranto “invita tutto il personale tecnico professionale e infermieristico che risulti in servizio alla data di entrata in vigore della legge n. 124/2015 e che maturi alla data del 31/12/2017 almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni con contratti a tempo determinato presso L’Asl Taranto o presso altre amministrazioni del servizio sanitario nazionale a presentare entro il 31/8/2017 all’ufficio protocollo generale dell’azienda il modello debitamente compilato allegato all’avviso.
Si precisa che la presente procedura finalizzata ad una ricognizione del personale, tecnico professionale e infermieristico, sulla base del fabbisogno che troverà capienza nella programmazione aziendale delle nuove assunzioni”.
L’Asl Bari nell’avviso a firma del DG Montanaro specifica che “avendo in atto procedure concorsuali avviati prima dei vari processi di stabilizzazione previste dalle norme vigenti, provvederà con apposito avviso ad avviare la procedura di ricognizioni tesa all’applicazione dell’articolo 20 comma uno decreto legislativo 75 2017, nei termini e con le modalità stabilite dallo stesso decreto legislativo e da disposizioni regionali”.
La Fials con un documento a firma Del segretario generale Massimo Mincuzzi, plaude all’iniziativa del DG del “Giovanni Paolo II” invitando i direttori generali delle altre Asl pugliesi ad adottare “analoghi atti di comunicazione dell’assunzione di tutti precari in possesso dei requisiti di cui alla normativa citata in oggetto “ (art. 20 co. 1 D. Lgs 25 maggio 2017 n. 75).
Invitiamo il presidente della regione Michele Emiliano, a dettare una linea comune che possa tracciare la giusta via per arrivare, finalmente, alla stabilizzazione del personale sanitario precario secondo quanto previsto dalle normative vigenti.
Giuseppe Papagni
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