Il Finopril è un insetticida proibito per prodotti destinati al consumo e il suo utilizzo è vietato su bestiame destinato alla tavola
E’ una molecola che ha diversi impieghi e che è stata usata per prevenire l’infestazione da pidocchi nel pollame.
La notizia risale a diversi giorni fa ma l’allerta è sempre attuale per il rischio alla salute che il prodotto arreca.
E’ fortemente indicato e raccomandato come antiparassitario e agisce oltre che su pidocchi anche su pulci e zecche, mediante applicazione locale sul pelo di cani e gatti.
Inoltre è formulato in esche per uccidere blatte e formiche.
Il meccanismo d’azione Fipronil è legato all’azione che ha su particolari recettori : provoca la morte entro 24 ore delle pulci e 48 ore di zecche e pidocchi per azione sul loro sistema nervoso.
Per questo motivo è classificato come Classe II WHO; non è volatile come prodotto.
Nell’uomo la sua tossicità è prevalentemente, ma non esclusivamente, legata all’inibizione, reversibile per fortuna, del recettore GABA (acido gamma-amminobutirrico).
La sintomatologia è legata alla quantità ingerita e al tempo di esposizione al tossico: si assiste ad un quadro sindromico caratteristico per tremori, convulsioni, letargia, irritabilità.
La terapia mira ad allontanare l’agente dall’organismo e prevede:
- lavanda gastrica;
- utilizzo del carbone attivo (il Finopril è assorbito dall’intestino);
- Benzodiazepine (per il trattamento degli episodi convulsivi).
Il suo impiego è vietato dalla legge e il suo utilizzo, improprio, è previsto per la disinfestazione delle galline ovaiole.
Uno studio sui pesticidi condotti dalla F.A.O. (Food and Agriculture Organization of the United Nations)ha sostenuto la tesi che il Fipronil è neurotossico a dosi elevate e, oltre a determinare la sintomatologia indicata, può portare a seguito di l’esposizione a lungo termine a nefropatia, epatopatia e patologia tiroidea.
Risultano pericolosi anche derivati dell’uovo stesso, come tuorli freschi, essiccati o congelati, utilizzati per la produzione di dolciumi, paste…
Convocato per il 26 settembre c.a. un incontro in Bruxelles per affrontare il pericolo reale di commercializzazione di uova infettate dal pesticida.
CALABRESE Michele
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