Dopo i recenti fatti di cronaca, relativi all’inchiesta “Pasimafi”, che hanno visto coinvolto anche l’ex presidente del Collegio Manici (VEDI), che si dichiara estraneo ai fatti, ha nei fatti determinato la paralisi in via definitiva dell’attività del Collegio di una delle più importanti città emiliane, rimangono a noi mesti spettatori alcune domande.
Nel momento in cui un amministratore di un ente pubblico per quanto non economico, risulti soggetto di indagine all’interno di un’inchiesta per peculato, il sentimento di affetto che chi detiene l’amministrazione di un bene che appartiene ad una collettività di professionisti dovrebbe, o meglio a mio avviso, avrebbe il dovere etico di dimostrare, si paleserebbe in quell’ormai inflazionato passo indietro.
Un gesto che consentirebbe al soggetto di porre in essere tutto l’esercizio di autotutela che la legge prevede; dall’altro consentire all’organismo di proseguire le sue attività istituzionali in mano ad altri soggetti, a beneficio di una pluralità di lavoratori che necessitano delle prerogative che solo il Collegio ha la potestà di conferire.
Questo passo indietro non si è concretizzato ma si è preferito proseguire nella rincorsa di un nuovo mandato che non c’è stato, per volere degli iscritti, che hanno espresso democraticamente, la loro posizione nei confronti di un nuovo direttivo che non ha raccolto consenso.
Questa situazione che dallo stallo si è trasformata in paralisi, ha spinto il senatore PD Giorgio Pagliari a presentare un’interrogazione, motivata dalla necessità di sollecitare il Ministro Lorenzin a firmare il decreto di nomina dei tre Commissari, perché il Collegio possa operare sino alle prossime elezioni.
Si tratta di necessità semplici, ma determinanti, in quanto per esempio i neolaureati o chiunque altro necessiti dell’iscrizione all’Albo per poter esercitare la professione è impossibilitato a farlo.
Mai avremmo voluto vedere un Collegio così importante commissariato, quindi di fatto in qualche modo delegittimato da chi avrebbe dovuto invece gestirlo con l’attenzione del buon padre di famiglia giuridicamente inteso.
E’ di oggi la notizia che la ministra Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto di commissariamento del collegio ipasvi di Parma, raccogliendo l’interrogazione del senatore Giorgio Pagliari. “Il decreto – fa sapere lo stesso Pagliari – è già stato comunicato agli ambienti di competenza”.
Dario Porcaro
Fonte: la gazzetta di Parma
www.gazzettadiparma.it
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