Secondo i ricercatori che l’hanno “stampato”, potrebbe rappresentare un vero salvavita nei Pesi più poveri.
I ricercatori dell’Università dell’Ontario Occidentale hanno realizzato il primo fonendoscopio composto da sola plastica riciclata. Il dispositivo medico è stato creato grazie a una stampante 3D e risulta essere perfettamente funzionante. Potrebbe sembrare una scoperta banale, ma forse potrà fare la differenza, rappresentando un vero e proprio salvavita nei Paesi più poveri, dove vi è scarso accesso alle forniture mediche.
Il gruppo di ricercatori, guidato da Tarek Loubani (foto), ha pubblicato i risultati sulla rivista online Plos One. L’idea è venuta loro osservando come i fonendoscopi giocattolo potessero assolvere ugualmente alle loro funzioni. Hanno così deciso di realizzarne un modello low-cost realizzabile con una stampante 3D in poco più di due ore e al costo di neanche 3 dollari.
Chiunque disponga del materiale indicato dai ricercatori potrà creare il proprio strumento. Si tratterebbe della stessa “plastica” utilizzata per le sedie da giardino e per i famosi mattoncini colorati della Lego. Secondo i dati emersi dallo studio, la qualità sarebbe sovrapponibile ai migliori fonendoscopi presenti in commercio. Attualmente è già in uso a Gaza e nel Centro per le Scienze della Salute di London, nell’Ontario.
Considerati i soddisfacenti risultati, i ricercatori vorrebbero spingersi oltre. Disegneranno altri dispositivi medici che possano essere realizzati direttamente sul posto, in territori che dispongono di scarse risorse. In tali aree del mondo, a causa della mancanza di macchinari sofisticati, anche un semplice stetoscopio risulta indispensabile e permette ai medici di prendere decisioni che possono salvare una vita: “L‘utilità dello stetoscopio – ha dichiarato Loubani – aumenta man mano che le risorse a disposizione diminuiscono“.
Simone Gussoni
Fonte: Ansa
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