Si chiama Kate Whittock e lavora al Good Hope Hospital di Sutton Colfield.
Kate Whittock è stata la prima infermiera britannica a effettuare un intervento chirurgico che nessun altro collega aveva mai realizzato in precedenza. Dopo un periodo di addestramento durato quattro anni, ha impiantato il suo primo pacemaker autonomamente.
“Ero davvero spaventata quando ho dovuto fare la procedura sul paziente in carne e ossa”, ammette. Nel Regno Unito tale procedura è generalmente svolta da un medico con specializzazione in cardiologia: “Sono onorata che i Consultant abbiano avuto fiducia in me”.
Durante il training, Kate ha impiantato oltre cento pacemaker, sempre sotto stretto controllo di un Consultant presente in sala operatoria. In futuro saranno formati altri infermieri per eseguire tale tecnica chirurgica e ulteriori procedure operatorie, in precedenza considerate di esclusiva competenza medica. In questo modo i medici potranno dedicarsi principalmente agli interventi più complessi.
“Questo è quello che si prospetta per il servizio sanitario britannico a causa della carenza di forza lavoro – spiega l’infermiera specializzata -. Servono più Senior Nurses per andare avanti, e anche il paziente ne trarrà beneficio. È stato dimostrato come le competenze avanzate degli infermieri possano ridurre le liste di attesa e produrre un ottimo outcome”.
Kate Whittock lavora al Good Hope Hospital di Sutton Colfield. Secondo le stime del NHS, sarà prevista una forte riduzione delle spese impiegando infermieri specializzati al posto dei medici. Il costo della procedura, se effettuata da un infermiere, si ridurrebbe del 67%.
Simone Gussoni
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