Il caso delle morti sospette in una casa di riposo a Meux. Nei guai un sanitario di 43 anni.
Un infermiere belga di 43 anni è sospettato di aver ucciso una ventina di suoi pazienti. L’uomo, in carcere preventivo da novembre con l’accusa di omicidio e tentato omicidio, lavorava in una casa di riposo di Meux, nella provincia di Namour. Lo riferiscono i media belgi.
Il sanitario avrebbe ucciso le sue vittime iniettando loro dosi letali di insulina e provocando shock ipoglicemici. La procura di Namour ha convocato una conferenza stampa dopo la pubblicazione di un articolo sulla prima pagina del quotidiano Sud Presse, da cui è emersa la vicenda. Secondo il giudice istruttore incaricato del caso, sono circa 21 i dossier di morti sospette sotto esame.
Il caso che ha dato il via all’indagine risale al 4 settembre 2017, quando le analisi su un anziano di 87 anni, morto all’ospedale di Saint-Luc de Bouge, hanno rivelato un tasso di insulina molto elevato nel sangue, del tutto anormale per una persona che non soffriva di diabete. Il cerchio delle indagini si è stretto attorno all’infermiere, che esercita la professione da una ventina d’anni. L’uomo, però, nega qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e da alcuni mesi si è trincerato dietro un muro di silenzio.
Fonte: www.ilmattino.it
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