I fatti risalgono al settembre 2016. Una donna, accompagnata in ospedale per essere sottoposta a Tso, si lanciò da un viadotto autostradale.
Il gup del tribunale di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio una psichiatra, una psicologa e un infermiere dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per il reato di abbandono di persona incapace e conseguente suicidio.
Secondo l’accusa, i tre non avrebbero dato la giusta attenzione a una paziente di Vibo Valenzia, la 41enne S.P., che il 29 settembre del 2016 aveva abbandonato il nosocomio per raggiungere un viadotto dell’autostrada nel tratto tra Sant’Onofrio e Pizzo Calabro, per poi suicidarsi, lanciandosi da un’altezza di almeno 60 metri.
La donna era stata accompagnata in ospedale dai parenti per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Il processo si aprirà dinanzi alla Corte d’Assise di Catanzaro nel gennaio del prossimo anno.
Fonte: www.cn24tv.it
Lascia un commento