“Coperti” dai colleghi, si allontanavano dal posto di lavoro per andare al bar o sbrigare faccende private.
Smascherati a Roma i “furbetti dello snack”. Trenta dipendenti del poliambulatorio Asl di Monte Sacro, tra medici, infermieri e impiegati, rischiano di andare sotto processo per truffa e falso ai danni dello Stato.
Secondo la Procura, che per le indagini si è avvalsa di prove filmate dall’impianto di videosorveglianza all’ingresso della struttura, gli indagati avrebbero agito sia in concorso tra loro sia individualmente per timbrare o farsi timbrare il cartellino di presenza, allontanandosi poi dal luogo di lavoro per sbrigare faccende private. Faccende come portare i figli a scuola, fare la spesa o effettuare lunghe soste per colazioni e spuntini.
Insomma, si assentavano regolarmente per pasteggiare con caffè, bignè e tramezzini, secondo l’orario di fuga dal lavoro. Mezzora, un’ora o due: ogni giorno una sfilza di dipendenti si allontanava dagli sportelli e dalle scrivanie, facendosi retribuire le “passeggiate”. Ci sarebbe addirittura chi, facendosi timbrare il tesserino al mattino e alla sera da diversi colleghi, a lavorare non ci andava proprio, anche per più giorni. Si vedrà il prosieguo giudiziario della vicenda: i protagonisti della vicenda rischiano il licenziamento.
Fonte: Il Messaggero
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