Home Infermieri Brexit: sempre più infermieri abbandonano la professione per lavorare nei supermercati
InfermieriMassimo RandolfiNT News

Brexit: sempre più infermieri abbandonano la professione per lavorare nei supermercati

Condividi
Brexit: sempre più infermieri abbandonano la professione per lavorare nei supermercati
Condividi

I continui tagli al personale del Sistema Sanitario Nazionale britannico vengono giudicati i principali responsabili del perpetuo abbandono della professione infermieristica da parte dei professionisti locali.

Secondo le stime del NHS, un numero crescente di infermieri starebbe abbandonando la carriera sanitaria, dedicandosi a lavori più remunerativi e meno stressanti.

L’alternativa preferita sarebbe quella di un impiego in una catena di supermercati.

Un’ulteriore analisi effettuata nel 2016 dal Royal College of Nursing ha dimostrato come manchino circa 40.000 infermieri a causa di molteplici fattori. Carenza di personale proveniente dai paesi esteri (causa Brexit), mancanza di aumenti salariali ed un ambiente lavorativo poco stimolante sarebbero i principali.

Lo stipendio non è più competitivo”, spiega in un intervista al London Economic, Chris Hopson, dirigente NHS.

Un importante numero di infermieri poco retribuiti preferiscono cambiare lavoro diventando scaffalisti nei supermercati piuttosto che continuare con l’attuale sistema sanitario”.

Gli eccessivi carichi di lavoro causerebbero sempre più frequentemente problematiche di salute generando stress e burnout negli operatori della sanità.

Un’infermiera, che non ha voluto rendere nota la propria identità, ha dichiarato di aver abbandonato l’NHS per andare a lavorare nel supermercato Lidl.

“Da quando ero bambina, il mio sogno è sempre stato essere un’infermiera e poter aiutare le persone.

Mi sono subito iscritta ad infermieristica. Sapevo che non sarebbe stata la carriera più remunerativa, ma credevo che ne sarebbe valsa la pena e che avrei potuto fare la differenza.

Sono tristemente arrivata al punto di avere un morale così basso, da non poter più continuare a lavorare.”

Il personale del Lidl riceve mediamente uno stipendio nettamente superiore al resto dei commessi britannici. In aggiunta, ha 30 giorni di ferie all’anno, il 10% di sconto sulla spesa e ottime prospettive di carriera a lungo termine.

“Molti miei colleghi hanno abbandonato  la professione tornando al loro paese di origine”, ha aggiunto la donna.

“Non c’era mai un numero sufficiente di operatori in reparto, quindi non c’era modo di lavorare correttamente. I pazienti non fanno altro che lamentersi con noi poiché non ricevono le attenzioni desiderare”.

I prezzi di tutti i prodotti continuano ad aumentare e diventa sempre più difficile arrivare alla fine del mese. Non siamo più in grado di curarci o permetterci una vacanza. Compro solo vestiti usati per mia figlia, compresa l’uniforme della scuola.

Un nuovo supermercato Lidl è stato inaugurato infondo alla mia via. Così ho deciso di candidarmi per un posto di lavoro. Ciò significa che non dovrò più guidare ne tantomeno pagare per posteggiare l’auto.

Ma la cosa più bella è che ora ho una vita sociale”, conclude l’ex infermiera.

Lo stipendio è sovrapponile, ma ottengo uno sconto del 10% sulla spesa ed ho venduto la mia auto, potendo così risparmiare un mucchio di denaro. Complessivamente mi sento leggermente meglio, ma sono molto ma molto meno stressata.“

Simone Gussoni

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Nursing Up: "Sciopero il 5 dicembre. Infermieri al fianco dei medici"
NT News

Sanità al collasso: medici, infermieri, oss e professionisti in sciopero il 20 novembre

Di fronte a una sanità in crisi, i sindacati di medici e...

NT News

Robert F. Kennedy Jr. nominato da Trump alla Salute: il leader no vax guiderà la sanità americana

Donald Trump ha scelto una figura controversa per guidare il Dipartimento della...

LazioNT NewsRegionali

Convegno “Universalità delle cure e sostenibilità dei Ssn in Europa”: appuntamento a Roma il 22 novembre

Nell’ambito delle iniziative correlate al Giubileo 2025, organizzate dalla Conferenza Episcopale Italiana insieme...