“Quello che è accaduto al pronto soccorso del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria è di una gravità estrema, frutto di evidenti ed ingiustificabili carenze organizzative” ha tuonato la ministra
Un nosocomio all’avanguardia, inaugurato in pompa magna due anni fa, ma che… Cura i feriti che giungono nel proprio pronto soccorso con sospette lesioni ossee, tramite presidi di fortuna che si addicono assai di più a un ospedale da campo (ma nemmeno): pezzi di cartone, con cui medici e infermieri sarebbero costretti ad arrangiarsi non avendo a disposizione i presidi canonici dell’ortopedia come il gesso o le cosiddette stecche pneumatiche (VEDI articolo).
La dirigenza, in seguito alla denuncia di diversi pazienti che hanno divulgato foto inequivocabili, ha provato a giustificarsi affermando che il problema sarebbe nell’assenza di un reparto di ortopedia attivo nelle 24 ore, ma… Di fronte a tanto clamore, l’intervento della ministra Giulia Grillo, con un comunicato sul sito del Ministero, è apparso come inevitabile:
“Quello che è accaduto al pronto soccorso del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, presso gli Ospedali Riuniti, dove dei pazienti con fratture sarebbero stati curati con fasciature di fortuna e cartoni, è di una gravità estrema. Nessuno intende sottovalutare le oggettive difficoltà in cui gli operatori svolgono la loro attività, ma quanto accaduto, se confermato, è frutto di evidenti ed ingiustificabili carenze organizzative.
I carabinieri del Nas, che ringrazio per il prezioso lavoro, sono già stati sul posto e i miei Uffici hanno formalmente preso contatti con il Commissario Scura e con il Direttore generale, a cui chiederemo di riferire, con urgenza e puntualmente, sui gravi fatti denunciati dalla stampa. Come ministro della Salute, assicuro tutto il mio impegno ad andare fino in fondo alla questione, sia per far emergere le relative responsabilità, sia per evitare che fatti come questo si ripetano in futuro”.
Lascia un commento